L’ospedale di Portogruaro entra nella classifica dei 28 in Italia con un “livello di qualità molto alto” nell’area osteomuscolare che ha come riferimento gli interventi di anca, femore e ginocchio. Parallelamente l’ospedale di San Donà di Piave quarto in Italia e primo in Veneto per gli interventi di frattura al collo del femore.
A confermarlo è il Piano Nazionale Esiti (PNE) 2023 elaborato dalla “Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali” (Agenas) presentato in questi giorni a Roma. Il PNE è in pratica un osservatorio del Ministero della Salute sull’assistenza fornita dalle strutture ospedaliere nazionali, pubbliche e private, che ha come riferimento 195 indicatori di cui 170 relativi all’assistenza ospedaliera e 25 relativi all’assistenza territoriale.
Tra i 1400 ospedali, pubblici e privati, posti sotto la lente emerge che l’ortopedia di San Donà di Piave è quarta in Italia (prima in Veneto) con il 96,6% degli interventi per frattura del femore eseguiti entro le 48 ore dall’evento traumatico. “Un risultato che raggiungiamo grazie alla buona organizzazione e collaborazione con le unità operative coinvolte nel processo di gestione della frattura del femore, ad iniziare dall’Anestesia e Rianimazione – spiega il direttore dell’Ortopedia, Nunzio Mastrantonio -. Questo report premia il nostro lavoro, in primis nella velocità di intervento, ma voglio sottolineare anche i risultati nel post-intervento, perché i pazienti, in genere anziani e con più patologie, vengono subito mobilizzati, rimessi in piedi e seguiti dai fisioterapisti, in questo modo si riduce notevolmente la mortalità per frattura di femore”.
Lo scorso aprile nell’ortopedia di San Donà di Piave una signora di 103 anni, con frattura al femore, ha ripreso a camminare dopo 4 giorni dall’intervento chirurgico. Ed ora si punta alla vetta della classifica: “Posso annunciare – conclude il dottor Mastrantonio - che già nel 2023 abbiamo raggiunto il 99% dei pazienti con frattura del femore operati entro le 48 ore dall’arrivo in ospedale, quindi avanzeremo ancora in questa classifica”.
Nell’ambito dell’area clinica osteomuscolare, Agenas ha inoltre valutato i 3 indicatori di riferimento (interventi al femore, anca e ginocchio) di 338 strutture, riscontrato che 28 di queste raggiungono un livello di qualità molto alto, e tra esse c’è l’ospedale (Ortopedia) di Portogruaro che ogni anno installa in media 450 impianti di protesi di anca e ginocchio con un indice di complicanza molto basso.
“In effetti - argomenta il dottor Luigino Turchetto, direttore dell’Ortopedia di Portogruaro - l’esperienza maturata nel corso degli anni, nell’ambito della chirurgia protesica all’anca ed al ginocchio, ci ha permesso di raggiungere importanti risultati sia sul fronte dei volumi che del tasso di complicanza e questo si traduce in interventi chirurgici di qualità”.