Negli anni in cui le persone si muovono utilizzando i moderni mezzi di trasporto messi a disposizione dalla scienza e dalla tecnologia c’è ancora chi per testimoniare la propria fede e auspicare la Pace nel Mondo decide di affrontare a piedi un lungo cammino che da Grenoble lo porterà a Gerusalemme.
È il caso di Laurent Motte, settantenne pensionato francese, che dopo avere affrontato per tre volte il Cammino di Santiago di Compostela, è partito il 21 agosto da Grenoble ed è arrivato lo scorso martedì pomeriggio a Portogruaro, accolto da Sebastiano Simeoni (che per l’occasione ha svolto il ruolo di ospitaliere volontario), da dove poi è ripartito per San Giorgio di Nogaro.
Un lungo cammino, di quasi 900 km, che ha ripercorso parzialmente e in senso contrario il cammino di San Martino, in latino “Via dei Sancti Martiri” (risalente al IV secolo).
Questa antica via di pellegrini inizia da Szombathelly in Ungheria e giunge fino ai luoghi martiniani nel cuore della Francia, passando appunto per l’Italia Settentrionale. Nel 2005 questa via è diventata Route culturale europea, Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, come il Cammino di Santiago e la Via Francigena. Secondo la definizione di Bruxelles, sarà una «strada culturale europea» che collegherà sette città o regioni di quattro nazioni, significative nel percorso biografico del vescovo di Tours.
È triennale il progetto del “camminatore francese” che prevede per l’anno prossimo una seconda tappa che dal Friuli, lungo la rotta Balcanica, lo porterà a Istanbul e quindi nel 2025 l'ultimo tratto fino a Gerusalemme.
Ricordiamo che Laurent Motte è un sostenitore dell’Associazione Jerusalem Way che attraverso il più lungo Pellegrinaggio del Mondo sostiene i valori del mutuo riconoscimento e della tolleranza.
Così, armato della sua fede e della sua volontà, Laurent Motte è partito lasciando a Grenoble la moglie e trascinando un piccolo carretto con alcune cose indispensabili, ha attraversato le Alpi ed è entrato in Italia dove ha trovato accoglienza nelle Parrocchie o nelle Case del Pellegrino che di volta in volta hanno timbrato le sue credenziali a testimonianza del suo passaggio.
Prima di lasciare Portogruaro il pellegrino francese è stato ospite d’onore ad una festa alla quale ha partecipato anche Marino del Piccolo autore del volume “Il Cammino di San Martino”.
Maurizio Conti