Un ponte colorato di amicizia e solidarietà che attraversa il Mediterraneo e unisce le città di Venezia e Beirut. Questa mattina ai Giardini Reali di Venezia sarà presentato il progetto “Disegni a 1.000 mani, Venezia-Beirut” al quale hanno partecipato 500 bambini di Venezia, Cavallino-Treporti e Beirut che per un anno intero hanno disegnato, a due a due e a distanza, nello stesso foglio di carta le loro città e la pandemia. Hanno iniziato i piccoli studenti veneziani e hanno completato i coetanei beirutini.
Con loro gli insegnanti, le famiglie e 14 artisti, tra cui anche la portogruarese Shamira Minozzi, che hanno partecipato con le stesse modalità dei bambini (uno inizia e l’altro completa) e hanno donato le loro opere alle scuole partecipanti. In questo progetto, il linguaggio universale dell’arte funge da anello di pace e di speranza per unire l’Italia e il Libano, nonostante le restrizioni del Covid-19. Nell’opera gli artisti, ognuno con il proprio stile, hanno unito Oriente e Occidente e, nel retro, hanno scritto messaggi rivolti all’altro. Caratterizzati dall’armonia di linee e colori, i dipinti sottolineano l’importante patrimonio culturale, storico e artistico e rafforzano la collaborazione, l’amicizia e la solidarietà tra i due Paesi.
L’iniziativa è stata ideata da Nadia De Lazzari, responsabile di “Venezia: Pesce di Pace, trent’anni di impegno umanitario in paesi di guerra, 1992-2021”.