Non solo vivaista e progettista di giardini, Roberto Davide Valerio coltiva anche una passione per l’arte. Da 10 anni, infatti, gestisce una galleria d’arte no-profit, “BejaFlor Spazio Arte” a Portogruaro ed è iscritto all’Accademia di Belle Arti a Venezia. Le sue opere non si limitano alla pittura: recentemente ha realizzato delle sculture che quasi debordano nell’ambito delle performance.
Proprio in questo contesto, si pone la sua ultima creazione, “Filed, to be free”, ovvero una maglietta da carcerato dell’’800 che sul petto porta il nome dell’opera che, tradotto in italiano, significa “Schedato, per essere libero”, mentre sulla schiena è stampato il grande QrCode personale. “ Non voglio entrare in polemica - afferma Roberto Davide Valerio - ne schierarmi da una parte o dall'altra; semplicemente rappresento la situazione che stiamo vivendo adesso, ovvero l'impossibilità di viaggiare, di entrare in certi luoghi (e questa è una condizione di prigionia), a meno che non siamo forniti di una sorta di lasciapassare, un codice personale identificativo e descrittivo di una nostra specifica situazione, che ci autorizza a circolare quasi liberamente: il Green pass!”.