L’Ulss4, in considerazione dello scenario epidemiologico derivato dalla pandemia da Covid-19, da lunedì 29 marzo ha sospeso tutte le attività programmate, differibili, nei tre ospedali aziendali e nelle strutture provate accreditate, ad eccezione delle prestazioni mediche urgenti (categoria U) e a 10 giorni (categoria B). Vengono invece garantite, sia come prime visite specialistiche che di controllo, le attività dell'area materno-infantile, oncologico e per le malattie rare. Per quanto riguarda l’attività chirurgica e i ricoveri, è stata sospesa tutta l’attività chirurgica programmata per la quale è previsto il ricovero in terapia intensiva post operatoria ed è stata ridotta l'attività programmata non urgente ad eccezione dell'attività non rinviabile, in considerazione del quadro clinico e per la quale la prognosi e le gravi conseguenze cliniche sono fortemente influenzate dalle tempistiche di diagnosi ed intervento, in particolare nell'ambito della chirurgia oncologica, tenendo conto della storia naturale della malattia e dei protocolli integrati con chemio e radioterapia adiuvante. Le urgenze sono sempre garantite. “Sono decisioni pianificate e doverose per consentire lo svolgimento dell’enorme attività legata alla pandemia - spiega il direttore generale dell'Ulss 4, Mauro Filippi -. Se in passato la sanità pubblica era impegnata sul fronte tamponi e sul tracciamento dei contatti per impedire la diffusione del virus, ora c'è un secondo fronte a richiedere un notevole sforzo organizzativo e di personale, è quello delle vaccinazioni. Nel Veneto orientale sono 190 mila le persone da vaccinare. Un impegno enorme per il personale dell'Ulss 4: sempre disponibile, anche oltre l'orario di lavoro, che ringrazio per l'impegno e il sacrificio con cui sta gestendo la pandemia. Alla cittadinanza chiedo comprensione e collaborazione per uscire quanto prima da questa emergenza sanitaria”.