Con una media giornaliera di 250 attività di screening tra tamponi e test rapidi, l’Ulss4 Veneto orientale si appresta ad affrontare la cosiddetta “Fase 2”, cercando di isolare eventuali contagi da Covid-19 e di impedire l’ulteriore diffusione. Solo la scorsa settimana, il personale del Dipartimento di Prevenzione e dei presidi ospedalieri ha effettuato 927 screening ai dipendenti dell’azienda sanitaria, oltre a 377 test agli ospiti e agli operatori delle case di riposo. Non sono mancate verifiche anche a farmacisti e alle forze dell’ordine che operano nel territorio.
“Abbiamo seguito una programmazione regionale - spiega il direttore generale Carlo Bramezza - che tiene conto, in primis, delle categorie più esposte al rischio di contagio. Riguardo i singoli cittadini non si pensi che questi vengano trascurati perché, in presenza di sintomi sospetti o di possibile contagio, possono rivolgersi telefonicamente al proprio medico di famiglia il quale provvede ad attivare tutte le cure del caso, inclusa l'esecuzione del tampone. Per le emergenze è sempre attiva la rete del Suem”.
Da ieri, inoltre, tamponi e test rapidi sono stati ampliati anche alle 556 persone che operano in outsourcing con l’Ulss4, ovvero personale delle pulizie, dei trasporti, dei bar interni all’ospedale e altri.