Emissioni, traffico, disuguaglianze sociali, sostegno alla riconversione, evitando la perdita di posti di lavoro e riducendo il gap tra chi si può permettere la sostenibilità e chi no. Sono questi gli obiettivi che si è posta la Regione Veneto per l’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, voluta dalle Nazioni Unite, presentati dalla segreteria generale martedì alla Scuola Grande di San Rocco. Entro la primavera del 2020 saranno avviate azioni strategiche tradotte in policy misurabili a riguardo, che poi saranno costantemente monitorate ed aggiornate. Si tratta di un cammino verso il futuro, al quale la città di Portogruaro ha deciso di partecipare. “La strada è lunga - sostiene il sindaco Maria Teresa Senatore - tuttavia abbiamo già intrapreso alcune buone iniziative. Penso alle emissioni di CO2, e allo sforzo che abbiamo fatto per ridurre l'impatto del traffico, organizzando razionalmente il trasporto scolastico”. Sul fronte della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera, il Veneto condivide valori alti rispetto alla media nazionale con tutte le Regioni della pianura padana, come Lombardia ed Emilia Romagna, per la specificità climatica del territorio. L’obiettivo di tenere controllate le polveri sottili in alcuni periodi dell’anno richiede uno sforzo maggiore, un aiuto tuttavia lo si può avere potenziando i servizi pubblici. Il sindaco Senatore ha, poi, ricordato gli sforzi fatti riguardo il tema “Vita sulla terra” che è tra gli indicatori utilizzati dalla Regione per misurare la balneabilità delle coste. Incontrando l’assessore Cristina Cassan del Comune di San Michele al Tagliamento, il primo cittadino portogruarese ha chiesto un incontro a breve sulle spiagge per trovare soluzioni per offrire ai turisti nuove occasioni di conoscenze culturali delle realtà dell’entroterra.