Con il taglio del nastro avvenuto all’ingresso della Cardiologia Riabilitativa, da oggi il nosocomio di Jesolo diventa ufficialmente Ospedale di rete monospecialistico riabilitativo del Veneto orientale. Per l’occasione era atteso il presidente della Regione Veneto Luca Zaia il quale, mercoledì sera, ha tuttavia dovuto rinunciare alla presenza per impegni istituzionali inderogabili. Il direttore generale dell’Ulss10 Carlo Bramezza, il direttore della Funzione Ospedaliera Nicoletta Lo Monaco, l’assessore comunale al Bilancio Luigi Rizzo, sono intervenuti davanti a una folta platea di autorità civili, militari e religiose, tracciando l’evoluzione dell’ospedale jesolano, dalla nascita (1927) ad oggi. Poi si è proceduto all’inaugurazione della Cardiologia Riabilitativa e alla visita dei reparti passando per la Medicina Fisica e Riabilitazione, Pronto Soccorso e infine all’avvio del Percorso cardiologico riabilitativo assistito.
“Come promesso due anni fa in consiglio comunale a Jesolo – dichiara il direttore generale Bramezza – questo ospedale è nel mezzo di un profondo rinnovamento per diventare un polo riabilitativo di eccellenza, sia per i cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale e sia per i milioni di turisti che affollano il litorale ogni estate. Oggi l’ospedale di Jesolo assume una precisa vocazione riabilitativa, pertanto invito tutti a dimenticare l’immagine di quella struttura “grigia”, sempre meno frequentata e che aveva perso la propria identità”. “Con l’attuazione della nuova programmazione regionale – continua Bramezza – questa struttura è ritornata a “vivere” e presto diventerà un punto di riferimento nel Veneto, orientale aprendo a nuove opportunità come il turismo sanitario. Il tutto mediante un’offerta specialistica riabilitativa di alta specializzazione che non tralascia ovviamente le cure alla popolazione residente”.
La trasformazione dell’ospedale di Jesolo dal 2014 ha portato alla nomina di 4 apicalità, ossia 4 nuovi direttori di unità operativa complessa (primari): Mattia Quarta al Pronto Soccorso, Michele Messa alla Nefrologia e Dialisi, Loredano Milani della Medicina, Angelo Lucangeli alla Medicina Fisica e Riabilitazione. La struttura è stata oggetto di un progressivo (tutt’ora in corso) rinnovamento che ha interessato il pronto soccorso, le sale d’attesa e il Cup, l’unità di Medicina con l’aggiunta della nuova sezione di Cardiologia Riabilitativa e l’unità di Medicina Fisica e Riabilitazione.
L’unità di Medicina, che include la Cardiologia Riabilitativa inaugurata oggi, è stata completamente rinnovata. All’interno sono disponibili 7 ambulatori e 35 posti letto di cui 10 posti per la Cardiologia Riabilitativa dove il paziente viene preso in carico in seguito a un evento acuto (infarto, scompenso cardiaco, intervento chirurgico) e riabilitato con l’utilizzo di una palestra da 90mq provvista di monitoraggio elettrocardiografico continuo, inoltre con un approccio multidisciplinare che spazia dal supporto psicologico al corretto stile di vita. L’unità di Medicina Fisica e Riabilitazione è fornita di 20 letti di degenza riabilitativa dei quali 10 di degenza intensiva e 10 di degenze estensiva. Il reparto è fornito di circa 250 mq di palestre e di circa 200mq di superficie dedicata all’attività ambulatoriale, sia per l’attività educativa che per la terapia fisica. Vi sono inoltre 2 ambulatori dedicati alle visite per la disabilità in età adulta e di monitoraggio delle patologie-paramorfmismi dell’età evolutiva. Entro l’anno i letti di riabilitazione intensiva diventeranno 25 e verranno attivati altri 15 posti letto per pazienti extra regione in seguito alla definitiva approvazione della giunta regionale. Infine verranno integrati 8 posti letto di Unità Riabilitativa Territoriale (URT). Una novità assoluta, unica in Italia ad essere fornita da una struttura sanitaria pubblica, è il “Circuito cardiologico riabilitativo assistito” la cui realizzazione è iniziata in questi giorni. Il tracciato si snoda in un meraviglioso ambiente marino costituito da dune e pini marittimi ed è concepito per essere utilizzato da persone che hanno problemi di salute, le quali devono seguire un percorso di riabilitazione verso il ritorno alla quotidianità. Il Circuito, progettato dai Servizi Tecnici dell’Ulss10 in collaborazione con lo Studio Simionato, include vari livelli di difficoltà, un punto di osservazione con infermiere, ogni utente verrà inoltre monitorato in tempo reale durante l’attività fisica (elettrocardiogramma) con strumentazioni wireless.