Sono stati numerosi i cittadini che hanno voluto essere presenti sabato mattina all’inaugurazione del Nuovo Centro Culturale presso Palazzo “Altan Venanzio”.
Alla cerimonia che ha visto la riconsegna alla città di uno dei suoi Palazzi più belli e importanti, casa natale di Luigi Russolo pittore e musicista futurista, hanno partecipato numerose autorità civili, militari religiose che nel corso dei vari interventi hanno voluto sottolineare l’importanza di una iniziativa che consente di dotare la Città del Lemene di una sede adeguata che avrà lo scopo oltrechè di raccogliere gli oltre 50.000 volumi della Biblioteca Civica Comunale di ospitare anche alcune sale per attività di studio e per altre iniziative quali conferenze e convegni. Nel corso del suo intervento il Sindaco Antonio Bertoncello, dopo aver ricordato e ringraziato tutti coloro che in questi anni si sono impegnati al fine di realizzare l’opera e di rispettare i tempi, ha sottolineato come la scelta di investire in cultura sia una scelta strategica per l’Amministrazione che mira a far conoscere Portogruaro come “città della cultura”. Per raggiungere questo obbiettivo, ha ricordato il Sindaco, anche altri interventi sono stati portati a termine in questi anni quali il restauro della Colonna Marciana, la ricollocazione dell’Arco del Fondaco e ultimo in ordine di tempo la sistemazione dei Giardini Ippolito Nievo. Dopo un breve saluto del dottor Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana, presente in qualità di rappresentante del Ministero dei Beni Culturali ha preso la parola la dottoressa Maria Teresa Ret Assessore alla Cultura che con grande determinazione e volontà ha voluto che prendesse corpo il progetto del Centro Culturale superando le molte difficoltà e arrivando a scrivere una lettera aperta al Primo Ministro Matteo Renzi e al Ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Francheschini portando alla loro attenzione la difficoltà per gli Enti Locali di operare in presenza di norme legislative non sempre coerenti e chiedendo un impegno concreto per possibili correzioni. Anche l’Assessore, che per la sua opera e il suo impegno ha ricevuto il pubblico apprezzamento da parte sia del Sindaco che del Dottor Messina, ha inteso ricordare l’importanza di una giornata che la Città aspettava da anni. «Oggi – ha detto Maria Teresa Ret – si realizza un sogno che però guarda al futuro dato che il Nuovo Centro Culturale non è e non dovrà essere un’opera fine a se stessa bensì qualcosa di vivo che sia di stimolo per tutti i cittadini che vogliono fare cultura». L’Assessore ha poi anche voluto ringraziare quegli enti privati che hanno contribuito all’opera che sarà destinata soprattutto ai giovani e che diventerà un luogo di accoglienza. Non a caso a sottolineare questo aspetto è stato collocato nell’atrio del palazzo uno schermo dove scorre ininterrottamente la parola “aperto” scritta in varie lingue. Dopo gli interventi dei due amministratori pubblici ha preso la parola l’ingegner Guido Anese – Responsabile dell’Area Tecnica – che ha ricordato gli interventi tecnici che sono si sono resi necessari per adeguare l’edificio alla nuova destinazione d’uso ipotizzando anche che la nuova struttura posso rientrare in un circuito che leghi i vari luoghi della cultura presenti in città. Dopo la benedizione e un pensiero di augurio da parte di Monsignor Piero Cesco è quindi intervenuta la dottoressa Loretta Balasso, Direttrice della Biblioteca, visibilmente emozionata che ha sottolineato i legami storici che legano palazzo Altan Venanzio alla città e la sua naturale vocazione ad ospitare una istituzione culturale concludendo il suo intervento con una frase contenuta nel famoso libro di Marguerite Yourcenar Memorie di Adriano: “Fondare biblioteche è un po' come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”. Una bella e importante giornata quindi soprattutto per un città che da sempre ha inteso caratterizzarsi per la sua “arte e cultura” e che da oggi potrà contare, grazie all’impegno di molte persone, anche su un Centro Culturale degno di questo nome.
Maurizio Conti