La lotta alle frodi ed all’economia sommersa continua ad essere la missione prioritaria della Guardia di Finanza. Nel corso del 2014 in Veneto sono stati effettuati 38.848 controlli, dalle forme più speditive di riscontro fino alle approfondite verifiche fiscali. Scopo delle operazioni era quello di prevenire e contenere il fenomeno evasivo per tutelare le imprese sane e la loro potenzialità competitiva, creando condizioni più favorevoli per investimenti interni ed esteri. L’attività condotta ha portato alla denuncia di 1.279 responsabili di frodi e reati fiscali, principalmente per aver emesso fatture false o per aver omesso o occultato scritture contabili. È stato anche riscontrato che un’attività commerciale su quattro non rilasciava correttamente scontrini e ricevute fiscali. Particolare attenzione, inoltre, è stata dedicata all’evasione fiscale internazionale, individuandone 60 casi, e al contrasto delle cosiddette “frodi IVA”. Le Fiamme Gialle del Veneto hanno scoperto 264 casi di frode, tra i quali spicca l’operazione “DAB”, le cui indagini hanno permesso di accertare un consumo di frode di oltre 100 milioni di litri di prodotti alcolici. Infine, sono stati riscontrati 664 casi di evasori totali, 769 lavoratori completamente “in nero” e 1.217 irregolari, impiegati da 414 datori di lavoro. Per rafforzare questa azione di contrasto, l’Autorità giudiziaria, più volte, ha deciso di sequestrare il patrimonio dei responsabili di reati fiscali, tanto che, nel 2014, sono stati sottratti beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per quasi 90 milioni di euro.
Redazione Online