Personalismi, disomogeneità e mancanza di progetto politico contraddistinguono chi vuole perseguire nelle prossime elezioni comunali il frazionamento.
Portogruaro ha la necessità, proprio per le sfide che ha di fronte, di rafforzare la propria identità, di superare il distacco tra politica e società. C'è bisogno di andare “più avanti” nella responsabilità politica.
Il PD, insieme con le altre liste della coalizione, ha fatto un percorso unitario, coerente, chiaro. Ancora a dicembre, in una assemblea molto partecipata ha scelto il proprio candidato Sindaco.
In quella occasione nessuno ha avanzato altre proposte. Nessuno ha posto alcun problema. Nessuno ha sollevato il ben che minimo dubbio sulla scelta. Marco Terenzi da subito, per le sue caratteristiche e per le sue competenze, ha ricevuto il consenso ed il sostegno di tutti. Non c'è stato bisogno di primarie, non sono emersi altri candidati. Terenzi è il candidato unitario del centro-sinistra.
Iscritti, simpatizzanti, i due parlamentari locali, il PD di zona, la Segreteria Provinciale, tutte le componenti e gli organismi del PD si sono in maniera convinta riconosciuti in questa scelta.
NON SI COMPRENDE QUINDI PERCHÉ, A DISTANZA DI 4 mesi, SENZA ALCUNA MOTIVAZIONE, VENGANO FATTE SCELTE DIVERSE.
Non si comprende quindi la scelta di alcuni esponenti ed ex esponenti del PD locale di sostenere un candidato sindaco diverso da Terenzi.
Forse il risultato della candidatura regionale ha fatto cambiare idea anche su quella comunale?
Così come a livello nazionale, anche a livello locale, ci sono dei livelli di discussione e ci sono dei livelli di decisione. Tanto più se si tratta di candidature le votazioni sono doverose e l'esito delle votazioni va accettato.
Se in democrazia vale la maggioranza, questo principio non può essere disconosciuto quando i risultati non ci piacciono. Si possono capire le delusioni personali, ma queste non possono in alcun modo pregiudicare un progetto politico.
Alle regionali le autocandidature erano libere, chiunque poteva partecipare. Nella scelta dei candidati dovevano esprimersi i circoli. Bertoncello è stato sostenuto dalla maggioranza dei circoli del Veneto Orientale. Nel Portogruarese solo due circoli hanno indicato una maggioranza di preferenze diversa. Questo è un dato di fatto. La direzione provinciale prima e quella regionale poi ha fatto le sue scelte.
La motivazione ed i criteri assunti sono stati quelli del merito, ma anche della rappresentatività, della attrattività di voti. Nessun giudizio quindi sulle altre candidature che non hanno ricevuto analoghi risultati.
Per il Portogruarese non si trattava di scegliere tra un candidato giovane ed uno meno giovane, data l'età pressoché uguale, o tra uno più bravo ed uno meno bravo, entrambi competenti, ma tra chi poteva rappresentare maggiormente e su ambiti politici diversi un territorio.
A Portogruaro le 4 liste della coalizione di centro sinistra sono unite da un unico filo conduttore- un progetto coerente e chiaro per continuare a dare stabilità e portare “più avanti” Portogruaro.
IL PD sta lavorando per far vincere il centro sinistra a Portogruaro e per cambiare il volto della Regione, perché sia più vicina al nostro territorio, perché il Portogruarese venga rappresentato con forza e determinazione in Consiglio Regionale.