Il prossimo lunedì 22 dicembre il Consiglio Comunale di Portogruaro, su proposta dell’Amministrazione Comunale della Città sul Lemene, sarà chiamato a deliberare, tra l’altro, sull’introduzione dell’imposta di soggiorno.
Federalberghi Portogruaro Entroterra e Confcommercio Portogruaro hanno già espresso in più occasioni la propria contrarietà all’introduzione dell’imposta, a cominciare dalle modalità con le quali la stessa è stata presentata agli operatori del comparto ricettivo.
Pur apprezzando la volontà espressa dal Sindaco Luigi Toffolo, nel corso di un incontro con le categorie, di voler trasformare Portogruaro in una destinazione turistica, né lui né l’Assessore al Turismo Nella Lepore hanno finora delineato una chiara strategia, fatta di azioni concrete in ambito comunicativo e promozionale, che illustri le modalità per raggiungere questo obiettivo.
Non risulta sufficiente nemmeno l’accenno fatto dall’Assessore Lepore alla volontà di conferire un incarico a un’agenzia specializzata in materia, senza una preventiva e chiara individuazione, a livello politico, dei punti programmatici necessari a concretizzare un obiettivo così ambizioso.
Non va dimenticato, inoltre, che ad oggi, rispetto ad altre località del Veneto Orientale prese in considerazione dall’Amministrazione Comunale a sostegno della propria volontà di introdurre l’imposta di soggiorno, Portogruaro ha fatto registrare numeri di afflusso inferiori (42.050 presenze nel 2024, con una permanenza media inferiore alle due notti). Il gettito atteso dalla tassa, così come ipotizzato dall’Amministrazione Comunale, risulterebbe pertanto pari a circa 60.000 euro annui, dai quali dovranno però essere sottratti i rilevanti oneri di gestione, in termini di software, costi del personale addetto ai controlli e tutti gli altri incombenti connessi all’adozione della stessa. Ciò che rimarrà nelle casse comunali, al netto dei costi, rischia dunque di essere una cifra irrisoria a fronte degli ambiziosi obiettivi annunciati.
“Auspichiamo una maggiore considerazione rispetto alle opinioni delle Associazioni di Categoria che, attraverso i propri associati, rappresentano anni di esperienza nel turismo di questo territorio – spiegano Riccardo Rothmuller, Presidente di Federalberghi Portogruaro Entroterra, e Andrea Padovese, Presidente di Confcommercio Portogruaro –. Abbiamo già espresso più volte la nostra contrarietà all’imposta, sia per le modalità con cui è stata proposta sia per i notevoli aggravi che comporterà per gli operatori del ricettivo, a fronte di un beneficio economico per le casse comunali davvero minimo. Qualora il Consiglio Comunale dovesse approvare l’introduzione dell’imposta, chiediamo che l’Amministrazione coinvolga attivamente le Associazioni di Categoria nelle decisioni relative all’utilizzo del gettito e che metta a disposizione ulteriori risorse dal bilancio comunale per poter avviare azioni che possano avere un risultato apprezzabile. È in ogni caso evidente che, se tra un anno i dati non evidenzieranno un sensibile aumento delle presenze turistiche, sarà chiaro che l’imposta di soggiorno non avrà prodotto gli effetti auspicati e che le criticità da noi evidenziate oggi erano fondate”.
Federalberghi Portogruaro Entroterra e Confcommercio Portogruaro
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