Questa sera, al Teatro Russolo, tante persone assisteranno con serenità a uno spettacolo della compagnia del Teatro di Mosca, sulle meravigliose musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Non possiamo dimenticare però che, mentre qui scorrono le note, in Ucraina lo stesso regime che sostiene e finanzia queste attività culturali, continua a bombardare le città, le abitazioni civili, le scuole, le biblioteche, i teatri e i luoghi di cultura e vita sociale.
Noi non abbiamo nulla contro la cultura russa, tantomeno contro il suo balletto. Sappiamo però che il Cremlino usa e strumentalizza la cultura come strumento di prestigio internazionale mentre compie crimini di guerra e perseguita ogni suo artista, intellettuale, persona di cultura che esprima anche minimamente il proprio dissenso verso l’invasione dell’Ucraina ma anche qualsiasi aspetto della dittatura putiniana.
Tutti ricordiamo il bombardamento e la distruzione del Teatro di Mariupol sapendo che era rifugio per centinaia di civili, bambini compresi, molti dei quali sono stati uccisi.
Domani sera, mentre a Portogruaro ci si accomoderà nelle poltrone del Russolo per godere lo spettacolo in vista del Natale, in Ucraina ci saranno le famiglie di intere città che – a causa dei missili, dei droni e dei cannoni russi, dovranno ancora vivere al buio, bambini che dormiranno nei rifugi, anziani al freddo e artisti che non possono più salire su un palcoscenico perché quel palcoscenico non esiste più.
Non chiediamo a nessuno di rinunciare alla bellezza dell’arte. Chiediamo soltanto a chi entrerà al Russolo Teatro un momento di consapevolezza e di riflessione: qui, giustamente, il piacere della musica e del ballo; in Ucraina nello stesso tempo, ingiustamente, la paura delle bombe.
Non dimentichiamo chi non può più andare a teatro perché il suo teatro non esiste più.

Associazione Culturale Ucraina Roksolana – AMVO Noi Migranti OdV