Le persone anziane residenti a Portogruaro sono destinate ad aumentare di quasi il 20% nel periodo compreso tra il 2024 e il 2042. Il dato emerge dalla ricerca svolta nell’ambito del Progetto “InsieMi”, studio che ha ricostruito il quadro demografico di riferimento dell'intera area del portogruarese con l'obiettivo di identificare i servizi necessari a rispondere ai bisogni di questo target di popolazione in termini di qualità della vita, benessere, salute e socialità.
L'analisi, realizzata dallo studio Sinodè su elaborazione di dati Istat e Demo Istat, verrà presentata nel corso di un evento pubblico in programma domani, venerdì 13 giugno, dalle 9 alle 13, alla Residenza Francescon di Portogruaro. L’Ente di Borgo San Gottardo, infatti, ha promosso la giornata di formazione con l'obiettivo di riunire tutte le figure che ruotano attorno all'anziano: esperti del settore, gestori di servizi, volontari, autorità e istituzioni.
LO STUDIO.
L'indagine ha messo in luce diversi aspetti prendendo in esame persone anziane fragili over 75 che vivono sole o in coppia, senza una rete familiare continuativamente presente nel riferimento territoriale di tutti gli 11 comuni del portogruarese. Attualmente questa fascia di residenti rappresenta il 14,20% della popolazione complessiva del mandamento.
Focalizzandosi solo su Portogruaro, gli over 75 soli o in situazione di bisogno erano il 9,1% nel 2002 e il 14,9% nel 2024. La previsione al 2042, si alza arrivando al 19,9%.
Ancor più impressionante il delta dal 2002 al 2042, considerato che in 40 anni la crescita stimata è del 106,4%. Dall'indagine emerge come la persona anziana sia percepita come una preziosa risorsa per il territorio, uno "strumento" per promuovere l’invecchiamento attivo per poter realizzare interventi e servizi di welfare locale, disponibile a contribuire ad attività rivolte a tutta la comunità. Al contempo, però, lo studio segnala aree di vulnerabilità che riguardano principalmente: solitudine, difficoltà di spostamento, povertà economica e problemi dell'abitazione, (anche in termini di adattamento alle esigenze che cambiano con l’età).
«L’invecchiamento della popolazione è un fattore che caratterizza nel presente e caratterizzerà ancor più nel futuro le nostre comunità – commenta la presidente dell'Ipab Caterina Pinelli - generando un aumento della domanda di servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali. L’inesorabile aumento di questa domanda non si accompagnerà, verosimilmente, a un proporzionale aumento delle risorse e pertanto è utile un confronto per tentare di individuare forme nuove e innovative di risposta ai futuri bisogni. Da qui è nata l'esigenza di organizzare l'evento di venerdì 13 giugno, perché a partire dagli scenari demografici e dai bisogni degli anziani del nostro territorio cercheremo di delineare un “futuro possibile e sostenibile”, anche con l’ingaggio di tutta la comunità».
L'APPUNTAMENTO.
L'iniziativa, dal titolo “Sempre più vecchi. Dati, sfide e ruolo della comunità”, affronterà in primo luogo gli scenari demografici e i bisogni degli anziani, identificando le risposte al fenomeno in chiave futura. In seconda istanza riunirà in una tavola rotonda moderata da Daniele Dal Ben (Segretario Direttore Residenza Francescon) istituzioni come Simona Sforzin (Direttore Servizi socio-sanitari dell'Ulss4 del Veneto Orientale), Gianluca Falcomer (Presidente della Conferenza dei Sindaci Sanità del Veneto Orientale) e don Giuseppe Grillo (Parroco del Duomo di Sant'Andrea). Interverranno, portando le loro esperienze, anche Francesco Mosetti dell'Itis Trieste, Tamara Zandotti per l'Ambito territoriale del Tagliamento, Monica Michelazzo e Chiara Perazzolo con le attività messe in atto in questi anni dalla Residenza Francescon. L'evento è realizzato in convenzione con il Consiglio dell'Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto ed è stato richiesto il riconoscimento dei crediti per la formazione continua degli Assistenti Sociali.