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Comunicati Stampa
I "Patti di comunità" di CrossCare 2.0 uniscono Veneto, FVG e Slovenia
05-02-2025 - Portogruaro

Attivati i Patti di Comunità nell’ambito del progetto europeo Interreg Italia-Slovenia “CrossCare 2.0”, in Veneto a Portogruaro e Caorle, in Friuli Venezia Giulia a Sacile e Trieste, in Slovenia a Lubiana e Grosuplje. Uno strumento di coesione e di rete per fare in modo che la comunità si prenda cura delle persone anziane con fragilità o vulnerabilità e delle loro famiglie, con un occhio di riguardo al potenziamento delle abilità residue.

Sono 53 al momento gli enti e organizzazioni ad aver aderito: 19 a Sacile, 16 a Trieste, 10 a Portogruaro, 2 a Caorle, 6 a Lubiana e Grosuplje. Nuove richieste di adesione stanno già arrivando, a dimostrazione che CrossCare 2.0 è un progetto volto a stringere nuove alleanze nell’ottica dell’invecchiamento attivo e finalizzato a favorire la presa in carico condivisa delle fragilità.

La conferenza stampa tenutasi la mattina del 31 gennaio nella sala consiliare del Municipio di Portogruaro è stato un momento prezioso di incontro e di aggiornamento sullo stato dell’arte. Sono intervenuti il sindaco Luigi Toffolo, la presidente della Residenza Francescon Caterina Pinelli, il presidente della Cooperativa sociale Itaca Paolo Castagna, Anna Franco della direzione dell'U.O. Cooperazione Territoriale e Macrostrategie Europee della Regione del Veneto che ha portato i saluti istituzionali da parte del Programma Interreg Italia-Slovenia, il direttore dei Servizi sociosanitari dell'Ulss 4 Veneto Orientale Simona Sforzin e il consigliere regionale Fabiano Barbisan.

Focus sui tre territori coinvolti con gli interventi di Daniele Dal Ben direttore Residenza Francescon, Azzurra Lanfranconi project manager Cooperativa sociale Itaca, Raffaella Barro direttrice Don Moschetta di Caorle, Aldo Pahor presidente Asp Itis di Trieste, per i partner sloveni Miha Kranjc direttore DEOS e Metka Velepec Šajn direttrice DSO Grosuplje, infine Teresa Griggio per la società di consulenze Sinodé.

Veneto, Friuli Venezia Giulia e Slovenia stanno affrontando insieme la sfida comune dell’invecchiamento della popolazione in area transfrontaliera. 15 i partner uniti per rafforzare la cooperazione e la governance dei processi decisionali pubblico-privati tra istituzioni e operatori chiave dei servizi sociosanitari per la cura dell’anziano nell’Area di Programma.

Avviato ad ottobre scorso, il progetto “CrossCare 2.0. Strategie integrate e condivise per la capitalizzazione del Modello CrossCare”, è co-finanziato con oltre 529 mila euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), uno dei principali strumenti finanziari della politica di coesione dell'UE, ed è inserito nel Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027 con un budget totale di oltre 662 mila euro. Della durata di 21 mesi, si concluderà il 30 giugno 2025 (grazie ad una proroga di ulteriori tre mesi).

L’approccio innovativo del progetto ha previsto la promozione di un dialogo finalizzato alla nascita dei Patti di Comunità transfrontalieri a livello locale, per sostenere un modello di presa in carico integrata e personalizzata dell’anziano e della sua famiglia, in sinergia tra servizi pubblici e privati, grazie alla collaborazione con la società civile e tutte le realtà formali e informali attive sul territorio. Un output di progetto che ha già suscitato interesse nella Fondazione Terzjus, che ha individuato in CrossCare 2.0 e nello specifico nel percorso dei patti di comunità un modello virtuoso di dialogo fra reti associative, volontariato, enti pubblici e terzo settore. Fondazione Terzjus, attraverso la raccolta di interviste ai partner italiani di progetto, promuoverà incontri partecipati per promuovere i patti di comunità come esempio felice di sperimentazione delle potenzialità dei territori.

I Patti di Comunità sottoscritti sono simili nella forma ma cuciti su misura di ogni territorio, in quanto espressioni vivide delle caratteristiche di ogni comunità. Si tratta di uno strumento utile per favorire l’assistenza domiciliare, garantire il monitoraggio formale/informale delle persone anziane, promuovere azioni per favorire l'invecchiamento attivo e la prevenzione. Il rafforzamento del Modello CrossCare® punta, infatti, sulla realizzazione dei Patti di Comunità, che rappresentano l’esito finale di un percorso di animazione di comunità che si configura come un accordo di rete, con l’attivo coinvolgimento di tutte le realtà di ogni territorio, pubbliche e private, che hanno manifestato la volontà di mettersi a disposizione della popolazione anziana e collaborare per garantire la presa in carico condivisa delle fragilità. Declinati nel contesto territoriale, i Patti di Comunità intendono consentire l’attivazione continuata di reti sociali di prossimità, nonché il potenziamento e la formalizzazione di collaborazioni anche già in essere.

Corollario fondamentale dell’accordo a livello locale, la stesura di Linee guida per la realizzazione dei Patti di Comunità, che hanno visto la definizione di cabine di regia a livello locale, multidisciplinari e a compagine mista pubblico-privato.

Preceduti da una breve formazione a cura della società Sinodè, i Patti intendono fornire alle pubbliche amministrazioni, a terzo settore e ai semplici cittadini una serie di strumenti di riflessione ed una cornice giuridica all’interno della quale la comunità possa esprimere la propria azione di solidarietà in un contesto di rete.

L'obiettivo principale portato avanti a Portogruaro dalla Residenza Francescon nell'ambito di CrossCare 2.0 è rafforzare in modo significativo la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nella firma del Patto di Comunità a livello locale, trasformando Portogruaro in una vera comunità amica della persona anziana. Il primo traguardo concreto che guarda al futuro sarà rappresentato dalla valorizzazione del Centro Pertini, attraverso un progetto innovativo che mira a sviluppare un centro sociale per anziani di natura policentrica. Questa iniziativa permetterà di coinvolgere sia il capoluogo che le frazioni, garantendo un approccio inclusivo e diffuso sul territorio, rafforzando il ruolo del Centro Pertini come punto di riferimento per la comunità anziana.

In quel di Caorle l’amministrazione comunale ha osservato con interesse lo sviluppo del dialogo promosso nel territorio dall’Azienda speciale Don Moschetta. Dagli eventi formativi portati avanti grazie al progetto in questi mesi a favore della cittadinanza è, infatti, emersa forte la dimensione della rete, declinata all’aiuto verso la popolazione anziana con fragilità o vulnerabilità, sfociata nella firma del Patto di Comunità tra Don Moschetta e Centro Sollievo - Associazione Il Faro.

CrossCare 2.0 è guidato dalla Cooperativa sociale Itaca come lead partner e conta un partenariato composto da 15 tra enti e organizzazioni. I partner di primo livello sono 6: oltre alla capofila Itaca, Aps ITIS, Ipab Residenza per Anziani Giuseppe Francescon, DEOS celostna oskrba starostnikov d.o.o., Dom starejših občanov DSO Grosuplje e Azienda speciale Don Moschetta.

Partner associati: Azienda sanitaria Friuli Occidentale, Azienda unità locale Socio Sanitaria 4 Veneto Orientale, Comune di Portogruaro, Comune di Sacile, Federsanità ANCI Friuli Venezia Giulia, Servizio Sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo, Združenje koncesionarjev domov za starejše, Zavod Aktivna Starost so.p., Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina.

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