C’è sempre più voglia di innovazione nel mondo dell’agricoltura veneziana, che conta oltre 10mila associati: oltre il 50% punta sulla sostenibilità. E ci crede. Una delle ultime “creature” della robotica si chiama “Icaro x4”. È stato presentato alla Fiera nazionale “Vite in campo” a Susegana. Robot che usa tre metodi fisici: irradiazione con ultravioletti di due tipologie; meccanismo di irrorazione con ozono; può eliminare fino al 100% dei trattamenti fitosanitari e ridurre drasticamente quelli antiperonosporici. Infatti l’impiego di raggi ultravioletti (UV-A, UV-B) e ozono (O3) stanno dimostrando piena efficacia contro il fungo dell’Oidio e copertura quasi totale per situazioni con pressione peronosporica ridotta (areali con scarsa piovosità e/o ventilati) mentre in situazioni con maggiore attività di questa crittogama la riduzione dei fitofarmaci potrebbe comunque superare il 50%.
Valerio Nadal presidente Condifesa Veneto (20mila imprese associate): “In attesa delle valutazioni e i test scientifici in corso, grazie alla collaborazione con il Crea di Conegliano, Icaro potrebbe diventare operativo dopo la vendemmia di quest’anno. Se verrà confermata l’efficacia il nuovo Robot eliminerà i funghi patogeni e ciò permetterà all’agricoltore di portare in cantina uva sana riducendo drasticamente l’impiego delle chimica”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Coldiretti Venezia Andrea Colla: “Crediamo e puntiamo nei macchinari innovativi ed ecosostenibili che contribuiscono alla difesa del pianeta contro l’utilizzo dei pesticidi. Ci stiamo lavorando e vedo che verso l’innovazione c’è tanta attenzione da parte dei nostri imprenditori”.