“La scelta del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla chiusura totale era necessaria. Come medico e nell’ottica della “tregua elettorale” che ho lanciato nei giorni scorsi, ho telefonato al Sindaco Senatore martedì, mettendomi a disposizione e proponendo proprio una chiusura totale immediata per la grave emergenza del coronavirus. - afferma Stefano Santandrea - Non ho avuto nessun riscontro, nonostante la mia proposta fosse totalmente collaborativa. Portogruaro e il portogruarese sono mediaticamente ancora poco esposti, in realtà i casi stanno aumentando ed occorre subito fare un cordone sanitario con la collaborazione di tutti i sindaci del portogruarese. Questo era quanto proposto martedì al primo cittadino di Portogruaro. Le misure al momento presenti in città e nei dintorni non bastano, il COC deve lavorare con maggior coordinamento fra comuni e con i servizi sociali e se possibile con i numerosi volontari che hanno dato la loro disponibilità. Bisogna fare uno sforzo tutti: purtroppo il coronavirus non guarda in faccia nessuno. La mia professionalità mi impone di dire con decisione che se non si riduce a zero la possibilità di contatto fra le persone la situazione non si calmerà. Considerate che i medici di famiglia sono ancora sforniti di mascherine e camici monouso imposti dalle normative, e che stanno cercando di lavorare per garantire comunque le condizioni sanitarie migliori per tutti. Restate a casa salvo urgenze e necessità già riportate nei diversi decreti. Se vi muovete scaricate i moduli dai siti ufficiali. I numeri telefonici istituzionali disponibili sono oberati, ecco perché ho proposto nella mia telefonata di attivare immediatamente un numero verde mandamentale in accordo con le altre amministrazioni, con diverse linee, affinché i cittadini abbiano risposte chiare e precise rispetto alle disposizioni emergenziali e per rispondere ai bisogni di tutti. Le persone sono smarrite e hanno bisogno immediato di risposte alle loro domande, di aiuto e di supporto.”
Per Stefano Santandrea Sindaco