Nella giornata di ieri, in sala giunta a Ca’ Corner, si è svolto un incontro a seguito della firma di un protocollo d’Intesa per la “Ricerca di una soluzione condivisa per la gestione delle sabbie derivanti dalla pulizia degli arenili”, tra le Province di Venezia e di Udine. Presenti all’incontro la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ed il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini. Hanno inoltre partecipato gli assessori provinciali all’ambiente di Venezia Paolo Dalla Vecchia e di Udine Enio Decorte, il direttore dell’Aato Venezia Alessandro Pavanato, Sofia Memoli della Provincia di Venezia, e il dirigente della Provincia di Udine Marco Casasola, e Aldo Mazzola direttore genearle di Exe.
La presidente Zaccariotto: «Il progetto è nato con l’obiettivo di favorire il mantenimento della sabbia, elemento prezioso e fondamentale che permette la straordinaria ampiezza delle nostre spiagge. Sono allo studio accurate analisi e sperimentazioni per una migliore gestione dei rifiuti che provengono dal mare e che erodono la sabbia. Una volta effettuate le operazioni di pulizia, la sabbia deve essere reintegrata e resa igienica perché va tutelata in primis la salute dei nostri bagnanti, quindi anche il rifiuto va recuperato, come per esempio nel caso delle alghe che possono avere svariati riutilizzi e numerosi settori di attività. Non dimentichiamo che rappresentiamo, a Venezia e a Udine, due territori formati in buona parte da spiagge rinomate e frequentate a livello internazionale».
Il presidente Fontanini: «Questo protocollo segna l’avvio di una procedura per poter recuperare la sabbia, nel nostro caso richiamata anche nel nome di note località, come Lignano Sabbiadoro. C’è la possibilità di realizzare un impianto in provincia di Venezia che attraverso l’uso di alte tecnologie vaglierà, disinfetterà e recupererà la sabbia, e quindi garantirà piena sicurezza per la salute dei bagnanti. Questo intervento è fondamentale sia sotto l’aspetto turistico, che ambientale».
L’assessore Dalla Vecchia: «L’argomento ha un grande peso di carattere ambientale, ma è anche di notevole valore economico per lo sviluppo del nostro turismo, rimanda alla gestione e al mantenimento dei nostri arenili, sia come patrimonio, sia per risolvere il fenomeno erosivo delle spiagge A questo accordo seguirà un incontro in Regione affinchè ci sia condivisione rispetto al progetto, e un impegno per il proseguimento della sperimentazione in corso».
L'impegno sottoscritto dalle due Provincie ha l’obiettivo di favorire, nel rispetto degli standard di protezione ambientale, l’utilizzo esclusivo della sabbia recuperata dal rifiuto “spiaggiato” per il “ripascimento” degli arenili soggetti ad erosione. Inoltre i due enti intendono verificare congiuntamente sotto gli aspetti tecnici, giuridici e gestionali, i programmi di ricostituzione dei litorali, attraverso il lavoro presentato oggi dal gruppo di lavoro che punta a proporre un modello di gestione integrata dei rifiuti stessi, con criteri di sostenibilità ambientale, tecnica ed economica.