Tre campionesse, due sport, un sogno: Martina Favaretto, argento olimpico a squadre nel fioretto a Parigi 2024, Elisa Molinarolo, finalista olimpica nel salto con l’asta, e Gabriella Dorio, leggenda dell’atletica e oro olimpico nei 1500 metri a Los Angeles 1984, per oltre un’ora hanno dialogato con i ragazzi e le ragazze che rappresentano il meglio dell’atletica veneta giovanile, raccontando come far diventare realtà il sogno olimpico.
L’incontro si è svolto a Cavallino-Treporti, nel contesto del tradizionale raduno nel quale la FIDAL Veneto riunisce per allenarsi insieme, seguiti dallo staff tecnico regionale, i più promettenti atleti delle categorie under 16 e under 18.
Non solo preparazione fisica, ma anche momenti di formazione come questo, che permettono di far nascere spunti e collaborazioni tra sport diversi. Insieme al giornalista Andrea Schiavon (autore di “Prima di vincere”), le tre campionesse hanno raccontato le loro esperienze, descrivendo i diversi percorsi che le hanno portate dalle categorie giovanili sino ai Giochi Olimpici.
Tappe anche di emancipazione, come quelle di Gabriella Dorio che ha raccontato come all’inizio degli anni ’70 fosse tutt’altro che scontato per una ragazza appena 14enne partire dalla provincia di Vicenza e girare l’Italia per gareggiare. “Per convincere i miei genitori a lasciarmi partire, intervenne persino il parroco del paese” ricorda la campionessa olimpica dei 1500 a Los Angeles 1984.
Per Martina Favaretto l’incontro con la scherma è stato ancora più precoce: ha iniziato a praticarla a sette anni, dopo aver visto alla tv i Giochi di Pechino 2008 e da allora non ha mai smesso. “Anche se sei un talento precoce la strada non è spianata o in discesa – ha raccontato la campionessa delle Fiamme Oro –. A volte ti trovi a prendere decisioni difficili, soprattutto quando si tratta di dover fare un passo indietro, ma a volte sono proprio queste scelte a farti crescere. In pedana e fuori”.
E così magari ti trovi a dare una nuova forma al tuo sogno, come ha fatto Elisa Molinarolo, che è cresciuta nel mondo della ginnastica artistica per poi approdare al mondo dell’atletica a 17 anni. “Il sogno era lo stesso: andare all’Olimpiade. E poi quello che era un sogno è diventato un obiettivo, raggiunto coniugando lavoro in ufficio e allenamenti fino alla convocazione per i Giochi di Tokyo”. Finalista a Parigi 2024 (dove si è classificata al sesto posto) Molinarolo, come Favaretto, ora punta a Los Angeles. Da LA84, l’Olimpiade d’oro di Gabriella Dorio, a LA28: il sogno continua.