Con una bella azione conclusa con la rete del giovane Hyka Enkel, il Portogruaro batte il Bassano e conquista una importantissima vittoria.
Vittoria doveva essere e vittoria è stata con un Portogruaro che nonostante alcune importanti assenze ha preparato bene la gara che grazie al successo finale ha consentito ai granata di uscire dalla zona play out.
Primo tempo equilibrato animato solo dalla rete del Portogruaro realizzata al tredicesimo quando Hyka devia sottomisura al volo un traversone da destra battendo l’incolpevole portiere del Bassano. L’esultanza del centravanti granata si manifesta con una corsa verso la tribuna centrale che scatena la furia di un gruppo di tifosi bassanesi con conseguente scazzottatura a stento frenata da alcuni dirigenti del Portogruaro che poi hanno invitato i bassanesi ad allontanarsi dallo stadio nei pressi del quale si sono poi portate anche una pattuglia dei Carabinieri e una della Polizia Municipale.
Nella ripresa gli ospiti cercano di raggiungere il pareggio ma si trovano difronte l‘estremo difensore del Portogruaro, Riccardo Pigozzo, che al dodicesimo sfodera una grande parata neutralizzando una incursione in area granata da parte del Bassano.
A fine gara gli uomini di mister Massimiliano De Mozzi hanno l’occasione del raddoppio con una grande palla che però il neoentrato Dante Lomangino, solo davanti al portiere, non riesce a sfruttare al meglio.
Bella e meritata vittoria, dunque, per il Portogruaro che raggiunge i 40 punti e si allontana dalla zona bassa della classifica in attesa della difficile trasferta di domenica prossima contro l’Adriese, quarta forza del campionato.
Maurizio Conti
EL CIACOLON
Lasciarono il loro famoso Ponte e la loro preziosa bevanda per scendere sulle rive del Lemene per una tenzone contro i cavalieri granata che li aspettavano con alcuni uomini in infermeria, ma decisi a vincere il duello.
E fu vittoria grazie ad una freccia scoccata da un giovane proveniente dal Paese delle Aquile.
Una rete che però scatenò l’ira funesta dei forestieri che decisero di ricorrere alla “nobile arte” prima di essere cacciati dall’arena.