Martedì 21 gennaio alle ore 21.00 prosegue la stagione di prosa del Teatro Comunale Luigi Russolo con lo spettacolo “Arlecchino?”, che vede protagonista il padovano Andrea Pennacchi, accompagnato da Marco Artusi, Maria Celeste Carobene, Miguel Gobbo Diaz, Margherita Mannino, Valerio Mazzucato ed Anna Tringali. Lo spettacolo è una produzione Gli Ipocriti e Teatro Stabile del Veneto/Teatro Nazionale.
Una versione fuori dagli schemi del testo goldoniano con la sapiente regia di Marco Baliani e le musiche dal vivo eseguite da Matteo e Riccardo Nicolin. L’Arlecchino che Andrea Pennacchi porta al Russolo farà forse sussultare i tanti Arlecchini che nel tempo hanno fatto grande questa maschera della commedia dell’arte. Lui cerca in tutti i modi di essere all’altezza del ruolo, ma non ne azzecca una, è goffo, sovrappeso, del tutto improbabile, ma è in buona compagnia: gli altri attori, che, come lui, sono stati assoldati, con misere paghe, dall’imprenditore Pantalone, sono, al pari di Arlecchino, debordanti, fuori orario, catastroficamente inadeguati. Eppure tutti questi sbandamenti, queste uscite di scena e fughe dal copione, che sono anche uscite nella contemporaneità dell’oggi, stanno proprio rifacendo il miracolo della grande commedia goldoniana, in una forma non prevista, una commedia dirompente, straniante, che ricostruisce la tradizione dopo averla intelligentemente tradita.
Un Arlecchino mai visto, che riunisce stilemi diversi, frammenti di cabaret, burlesque, avanspettacolo, commedia, dramma, un gran calderone ultrapostmoderno che inanella via via pezzi di memoria della storia del teatro.