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Cultura & Spettacolo
Si riaprono gli spazi annessi a Villa Mocenigo ad Alvisopoli
29-10-2024 - Fossalta di Portogruaro

Pronti a riaccendere il passato? Domani 30 ottobre 2024 alle ore 11.00 si riapreranno, lontani dai siti più affollati e tra mura storiche ma nel cuore del futuro, gli spazi di Villa Mocenigo ad Alvisopoli di Fossalta di Portogruaro.

In collaborazione con Ater (Aziende Territoriali per l’edilizia Residenziale) è al via il progetto di rigenerazione territoriale che trasformerà questo luogo in un nuovo polo di aggregazione sociale e culturale aperto tutto l’anno, e che ci auguriamo possa essere il primo di una serie di progetti che faranno rinascere i luoghi dimenticati nel territorio dei Comuni della Venezia Orientale. Oggi, il progetto di recupero territoriale firmato Martiros Gevorgyan in collaborazione con il Master in sviluppo locale sostenibile dell’Università di Padova , Ater Venezia, CNA, Consorzio di Bonifica, Vegal, Comune di Fossalta di Portogruaro, grazie all’attenzione per il territorio di Assicurazioni Generali Portogruaro Sommariva insieme al gruppo di soggetti attivi nella crescita dell’area, ospiterà in quegli stessi luoghi nuove attività con l’obiettivo di restituire vitalità e spazi imprenditoriali all’antico Borgo e al suo territorio. Nel recupero anche il parco di Villa Mocenigo già Oasi WWF che conserva importanti specie botaniche tra cui la preziosa Rosa Moceniga, ormai estinta in Francia e presente solo qui.

La storia di questa terra, si scrive in un insieme di Borghi e Ville nei quali dal 1400 si insediano le grandi famiglie nobili veneziane per sviluppare l’economia dell’entroterra funzionale a Venezia. Centro di produzione e sviluppo sociale per vocazione, è in questo contesto che Alvise Mocenigo dà vita all’utopia di una città autonoma, Alvisopoli, fondata su ideali illuministi: una comunità agricola e manifatturiera, con case per i contadini, scuola, una struttura sanitaria, una stamperia. Acquistato il latifondo nel 1648, inizia nel 1795 la bonifica delle terre paludose dove nasce successivamente il borgo autonomo brulicante di attività. Uno straordinario esempio di autoproduzione e sostenibilità.

Gli spazi attrezzati ad uffici e ricettività, saranno messi a disposizione di tutti coloro che cercano una sede per la propria attività imprenditoriale ad esempio nell’ambito dei servizi, delle arti creative, della tecnologia, dell’artigianato, delle professioni o della nuova industria culturale...

Obiettivi primari del progetto sono:
-obiettivi sostenibili di riuso e riqualificazione;
-blocco del deterioramento di edifici di importanza storica;
-conservazione e aumento del loro valore e quello di tutto il territorio circostante;
-creazione di un nuovo polo produttivo e di servizi in un ecosistema favorevole allo sviluppo economico e imprenditoriale;
-creazione di un nodo di importanza turistica tra l’entroterra e la costa;
-riattivazione della narrazione degli assets principali per creare valore e consapevolezza;
-una nuova modalità di recupero e sviluppo territoriale;
-innesco di progetti simili in tutto il territorio.

Un progetto che coinvolge i residenti, le attività già esistenti nel Comune e dedicato alle nuove generazioni a cui fa riconoscere il valore dei luoghi in cui vivono in un connubio accattivante tra passato e futuro che dà una nuova lettura allo sviluppo urbano, recupera aree soggette ad abbandono e investe nel futuro. Trasformando spazi decadenti in centri vitali per la comunità e le sue genti.

Un importante lavoro di rigenerazione in sintesi, che coinvolge soggetti pubblici e privati partendo dall’espressione delle istanze territoriali e innestando esperienze artistiche ed imprenditoriali già sperimentate con successo dal 2015 a Villa Albrizzi Marini a San Zenone con 16 attività insediate e oltre 200 eventi ogni anno. Riflessione e stimolo per nuove metamorfosi urbane e sociali. Perché non si tratta solo di recuperare il passato ma di realizzarne le speranze e costruire il futuro.

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