Open day in arrivo per “Il Colibrì”. La scuola attiva di Villanova ha organizzato una giornata-incontro che si terrà il 25 gennaio prossimo, dalle 10.00 alle 17.00, subito dopo le settimane di colloquio con i genitori. L’obiettivo dell’iniziativa è permettere al piccolo istituto di farsi conoscere e dare ai familiari la possibilità di avvicinarsi ad approcci educativi diversi da quelli convenzionali.
Questo plesso scolastico è una realtà decisamente peculiare nel territorio e crede fortemente nel suo motto: “Educare rispettando il ritmo naturale del bambino”. Il “Colibrì”, infatti, è un istituto dove i giovani hanno la possibilità di esprimersi liberamente, senza sentirsi giudicati. I 13 allievi della scuola, di età compresa tra i sei e i dodici anni, vengono istruiti seguendo le metodologie pedagogiche sviluppate da Freinet, Petersen, Pikler, Pearce, Wild, Parkhurst e Montessori. Con l’aiuto di una pedagoga educatrice, Sylvia Pensold, gli scolari apprendono il rispetto, per sé stessi e per gli altri, e a gestire il proprio carattere. Ciascun allievo non è “forzato” a imparare: viene, invece, stimolato, nel momento in cui lo ritiene migliore, attraverso l’uso di materiali strutturati.
«Crediamo molto nel rispetto dei tempi naturali – spiega Silvia Pensold –. I bambini hanno la grande capacità, quando vogliono imparare qualcosa, di farlo, spesso anche molto velocemente. Qui dentro non ci sono geni o ignoranti, ognuno è quello che deve essere e viene rispettato in quanto tale. Ciò permette al bambino di uscire dalla scuola sicuro di sé stesso e di ciò che vuole veramente fare».
L’esistenza di questa realtà è resa possibile dalla normativa italiana sull’educazione parentale. I genitori, infatti, per poter istruire i propri figli a casa, devono dimostrare di avere le conoscenze per poter portare avanti un compito tanto delicato. Non tutti i genitori, però, sono insegnanti. In questo caso, i familiari possono accedere all’istruzione casalinga appoggiandosi a terzi, tra i quali, appunto, scuole come il “Colibrì”.
Nato ormai da tre anni, questo istituto aveva inizialmente sede a Giai di Gruaro. Oggi, invece, beneficia dei locali messi a disposizione dalla cooperativa “Il Gabbiano Jonathan”. La struttura, concessa in locazione per i prossimi due anni, a partire dal 22 settembre 2014, è dotata anche di una piccola cucina, mensole sulle quali i bambini tengono tazze e piatti che provvedono personalmente a lavare, nonché di una piccola sala di “riposo”: qui i ragazzini che ne sentono il bisogno possono ritirarsi per un breve tempo, comunque non superiore a un’ora.
Massimiliano Drigo
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