Oramai Pordenonelegge è sinonimo di qualità e di grandi eventi letterari. Da tredici anni il festival del libro più importante del Nordest è una fucina di sperimentazioni letterarie, di idee e di dibattiti sempre nuovi. Anno dopo anno questo festival si migliora per attrattive, per la qualità degli ospiti e dei libri presentati, per l’affluenza di pubblico e appassionati. Ieri sera si è conclusa la 13esima edizione. Un’edizione all’insegna della grande letteratura italiana, aperta mercoledì scorso dalla lectio magistralis di Niccolò Ammaniti, già vincitore del Premio Strega con “Come dio comanda”. Da giovedì a ieri, poi, un’infinità di eventi (più di trecento) ha riempito ogni angolo del centro storico di Pordenone, dando lustro a una città che da sempre è espressione massima di cultura e genio letterario. I grandi nomi italiani (da Faletti a Carofiglio, da Roveredo a Perissinotto) si sono mescolati alle grandi anteprime internazionali, tra cui “Un cuore intelligente” del serbo Vladimir Bajac e “L’uccello del malaugurio” di Camilla Lackberg. Appuntamento al prossimo anno, dunque. Convinti che la 14esima edizione saprà regalare le stesse emozioni della 13esima, e anche qualcosa di più.
Giulio Serra