Dopo il recente Summit G20Spiagge tenutosi a Riccione, le delegazioni locali di Confcommercio di Caorle e Bibione hanno espresso soddisfazione per l’attenzione finalmente rivolta alle esigenze del commercio nelle località balneari. Ma il messaggio che arriva dalle due cittadine del litorale veneto è chiaro: servono interventi strutturali per evitare la perdita di identità e vitalità economica.
Durante il summit, è emersa con forza la preoccupazione per il rischio di desertificazione commerciale e sociale in assenza di politiche mirate alla residenzialità stabile e al sostegno delle attività economiche locali. A intervenire sul tema sono stati Andrea Drigo, presidente di Confcommercio Bibione, e Corrado Sandrin, presidente di Confcommercio Caorle.
“Il commercio di prossimità è parte integrante dell’identità turistica – ha dichiarato Drigo – ma senza residenti stabili non può sopravvivere. Bibione, con pochi abitanti permanenti, fatica a garantire la presenza di lavoratori e famiglie durante l’inverno. Senza edilizia popolare e residenziale accessibile, anche le attività che vorrebbero restare aperte tutto l’anno sono in difficoltà.”
A pesare ulteriormente sono la stagionalità imposta dal calendario scolastico e l’aumento dei costi e degli adempimenti burocratici. Il risultato è un circolo vizioso: meno residenti, meno servizi, meno vitalità.
Sandrin ha invece posto l’accento sul caro affitti e sulla necessità di misure fiscali premianti per le attività che restano aperte almeno otto mesi all’anno: “I negozi di dettaglio sono un valore aggiunto per le località balneari. Il loro sostegno non è solo una questione economica, ma sociale. Il commercio è parte del tessuto comunitario.”
Le due associazioni propongono l’apertura di un tavolo di confronto tra i Comuni della Costa Veneta, la Regione e l’Ater, con il coinvolgimento della Camera di Commercio, per studiare interventi concreti di edilizia residenziale e bandi a favore delle microimprese.
Infine, Confcommercio Caorle e Bibione chiedono che le future edizioni del G20Spiagge dedichino uno spazio stabile alle esigenze del commercio, auspicando una maggiore partecipazione delle Associazioni di Categoria per portare una voce concreta e radicata nel territorio.