Dal 16 febbraio il dottor Stefano Saggin è il nuovo direttore dell’unità operativa complessa Ortopedia e Traumatologia all’ospedale di Portogruaro.
Il dottor Saggin, 45 anni, di Cervignano del Friuli (Ud), si è laureato e specializzato in ortopedia e traumatologia all’Università degli Studi di Trieste. Sul fronte professionale, dopo l’esperienza maturata negli ospedali di Trieste, Palmanova e Pordenone, nel 2010 ha preso servizio all’ortopedia di Portogruaro lavorando al fianco del dottor Turchetto, oltre che con il professor Reinhold Ganz di Berna, acquisendo le particolari tecniche di chirurgia conservativa dell’anca definita anche “chirurgia bernese” la quale, a differenza di quella classica, non è sostitutiva e non è protesica. Va ricordato che all’ospedale di Portogruaro con il dottor Luigino Turchetto sono stati praticati i primi interventi in Italia di chirurgia conservativa bernese.
"Con il dottor Turchetto ho seguito l’eccellenza di questo reparto, con lui sono cresciuto dal punto di vista professionale, in particolare in un ambito che mi ha sempre molto interessato: gli interventi conservativi dell’anca, anche con la tecnica bernese che ho potuto acquisire in sala operatoria al suo fianco e con il professor Ganz nelle occasioni in cui è venuto all’ospedale di Portogruaro – spiega il nuovo direttore dell’Ortopedia e Traumatologia, dottor Saggin –. Rilevo un reparto ben avviato, la cui qualità professionale è conclamata. Il mio obiettivo sarà quindi mantenere elevato lo standard di qualità prodotto in questa unità operativa seguendo la filosofia e la strada già tracciata di chi mi ha preceduto".
Un’ulteriore conferma della qualità dell’ortopedia di Portogruaro è arrivata dal Piano Nazionale Esiti (PNE) 2023 elaborato dalla “Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali” (Agenas), in pratica un osservatorio del Ministero della Salute sull’assistenza fornita dalle strutture ospedaliere nazionali, pubbliche e private, il quale nell’ambito dell’area clinica osteomuscolare, ha valutato 3 indicatori di riferimento (interventi al femore, anca e ginocchio) di 338 strutture italiane, stabilendo che solo 28 hanno raggiunto un livello di qualità molto alto, e tra esse c’è l’ospedale (Ortopedia) di Portogruaro che ogni anno installa in media 450 impianti di protesi di anca e ginocchio con un indice di complicanza estremamente basso; non a caso si rivolgono a questo reparto pazienti da tutta Italia oltre che ovviamente dal territorio del Veneto orientale.