Il Consorzio di Bonifica del Veneto Orientale ha recentemente completato un importante e articolato intervento di efficientamento irriguo nei bacini di Sant’Osvaldo, Lison e Brian, fondamentale per far fronte alle sfide dei cambiamenti climatici nei territori del comprensorio portogruarese e sandonatese. Le opere, presentate mercoledì 17 maggio alla presenza di Francesco Vincenzi, presidente di ANBI (Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto, Giorgio Piazza, presidente del Consorzio di Bonifica del Veneto Orientale, Gianluca Falcomer, presidente della Conferenza dei Sindaci della Venezia Orientale ed Enrico Frattelli, rappresentante del Ministero dell’Agricoltura, sono state permesse grazie ad un finanziamento di 13,1 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Agricoltura tramite PSNR.

Gli interventi interessano sei lotti funzionali. Nello specifico, i due lotti che interessano l’area del Portogruarese sono mirati alla creazione di una dorsale irrigua di distribuzione e condivisione della risorsa idrica, mentre i quattro lotti che interessano il Sandonatese sono dedicati alla riduzione delle perdite e all’ottimizzazione delle reti irrigue, mediante passaggio da alveo disperdente a rete in condotta. Si tratta di un progetto ispirato alle linee guida comunitarie, con un risparmio di 6.300.000 metri cubi di acqua dolce ogni anno, l’equivalente del fabbisogno di acqua potabile di 80.000 persone. “Efficientare - commenta Giorgio Piazza, presidente del Consorzio di Bonifica del Veneto Orientale - significa evitare sprechi, canalizzare l’acqua dentro a delle tubazioni per evitare l’evapotraspirazione e naturalmente anche eventuali perdite, e poterla distribuire nei punti di utilizzo in maniera puntuale, efficiente e veloce. Questo è stato reso possibile dalle risorse del Piano Sviluppo Rurale Nazionale che ci ha permesso di fare tali importanti interventi utilizzando anche una tecnologia molto moderna come quella del microtunnelling grazie alla quale abbiamo potuto bypassare, per due volte, il fiume Loncon e creare questo anello idrico che ci permetterà di distribuire in maniera più efficiente la risorsa. Una sistema che è anche predisposto, eventualmente, per evacuare l’eccesso di risorsa. Ha quindi una doppia funzione importante per un efficientamento nell’utilizzo dell’acqua e anche nel suo smaltimento. L’opera non è solo fine a sé stessa - conclude Giorgio Piazza -: infatti, se arriveranno le risorse PNRR si potrà creare una dorsale Livenza-Tagliamento in modo da avere la possibilità di spostare l’acqua a Est o a Ovest dove ce ne sarà bisogno, evitando tutti gli sprechi”.