Il circolo PD di Portogruaro hanno deciso di rivolgersi al TAR del Veneto per contestare la legittimità dell’operato dell’Ufficio Elettorale Centrale della città che ha assegnato, con una metodologia di calcolo non corretta, un seggio di consigliere comunale a Graziano Padovese, a svantaggio della lista del PD. “La scelta di procedere al ricorso - spiegano - è stata presa a seguito della visione dei verbali dell’ufficio elettorale, nei quali in maniera evidente emerge l’errore ed è tesa al rispetto delle norme di legge. Di questa iniziativa è stato informato preventivamente e direttamente in un incontro lo stesso Padovese, che rimane il rappresentante politico con cui, durante il ballottaggio, si è stretto un apparentamento e con cui si vuole mantenere un rapporto di collaborazione e di lavoro comune. Le norme in materia elettorale sono sicuramente complesse, ma l’Ufficio Elettorale Centrale ha provveduto ad attribuire un seggio ad un candidato sindaco non ammesso al ballottaggio, Padovese, nonostante nessuna delle due liste a lui collegate avesse conseguito un quoziente compreso nei primi 16 seggi previsti per il Consiglio comunale di Portogruaro. Il solo modo per attribuire un seggio a Padovese - aggiungono -, avrebbe dovuto comportare la considerazione del quoziente come rapportato a entrambe le sue liste originarie congiunte, ma tale metodica non potrebbe applicarsi poiché errata e non conforme a legge. L'articolo 73, comma 11, TUEL dispone infatti che “una volta determinato il numero dei seggi spettanti a ciascuna lista o gruppo di liste collegate, sono in primo luogo proclamati eletti alla carica di consigliere i candidati alla carica di sindaco, non risultati eletti, collegati a ciascuna lista che abbia ottenuto almeno un seggio”.