C’è stata positività nelle parole di Carlo Bramezza, direttore generale dell’Ulss4 Veneto orientale, nella conferenza stampa di venerdì 3 aprile per fare il punto della situazione nella nostra azienda sanitaria. “È una situazione faticosa, ma tranquilla - ha commentato -. In questi giorni sono diminuiti anche i pazienti in terapia intensiva. La solita media di 14/15 persone è scesa a 10, con un aumento delle guarigioni. Possiamo dire, inoltre, che l’organizzazione aziendale è stata vincente, non stiamo riscontrando particolari criticità. Anche i pazienti che sono in isolamento domiciliare sono ben seguiti. In tutto sono 805 e solo 46 presentano sintomi. Ringrazio i medici di base per il loro costante lavoro: d’ora in poi saranno maggiormente tutelati grazie all’istituzione di nuove unità operative che interverranno direttamente nelle case dei pazienti in caso di necessità, lasciando loro solo il triage telefonico”. Sotto controllo è anche la situazione nelle case di riposo dove, in questi giorni, si sta procedendo con i tamponi ai presenti nelle strutture. “Stiamo facendo tamponi a tappeto all’IPAB Francescon di Portogruaro, per la seconda volta, alla Santa Margherita di Fossalta di Portogruaro e alla “I. Zuzzi” di San Michele al Tagliamento. Proseguiamo con Gruaro, Cinto Caomaggiore e Torre di Mosto”. Dei 1200 ospiti delle residenze del Veneto orientale, 58 sono in isolamento preventivo in attesa dell’esito del tampone, mentre sono 18 i positivi e si trovano all’IPAB Francescon di Portogruaro. Per quanto riguarda, invece, le comunità di disabili, solo una su otto, la San Damiano di Fratta di Fossalta di Portogruaro, ha 16 persone in isolamento. In risposta alle critiche sulla lentezza degli esiti dei tamponi, l’Ulss4 ha annunciato l’avvio dell’analisi dei test a Portogruaro, grazie alla conversione di un macchinario già presente in struttura, la cui attività è stata certificata dalla Microbiologia di Padova. “A pieno regime - spiega Bramezza - riusciremo ad analizzare circa 160 tamponi al giorno con risultati entro le 24/48 ore. Stiamo vedendo, inoltre, di acquistare un dispositivo simile per poter raddoppiare le analisi. Da giovedì inoltre abbiamo a disposizione dei kit rapidi che permettono di vedere se una persona ha formato gli anticorpi o meno al virus attraverso una goccia di sangue presa dal polpastrello del paziente”. Per gli operatori sanitari, infine, sono costanti le forniture da parte di Azienda Zero dei dispositivi di protezione individuale ed è stato attivato un servizio di supporto psicologico per loro che sono in prima linea in questa emergenza.