Incastrato dalla refurtiva in casa e dai video delle telecamere di sorveglianza. Mercoledì mattina i carabinieri di Favaro Veneto hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP Monica Biasutti del Tribunale di Pordenone. La vicenda è iniziata lo scorso novembre quando un dipendente della discoteca TNT di Lugugnana di Portogruaro, controllando il locale dopo la chiusura, si accorgeva di un’auto sospetta che transitava più volte nei pressi della discoteca, annotandone la targa. La mattina seguente gli addetti si accorgevano che ignoti aveva forzato una porta antipanico, ma senza riuscire ad aprirla perché si era attivato il sistema d’allarme. In zona si erano verificati altri furti in danno di locali da ballo. I carabinieri decidevano così di avviare una più organica attività investigativa scoprendo che la vettura, una Ford Focus SW, era in uso a S.A., 39enne di Favaro Veneto, già segnalato per analoghi reati. Tratto in arresto con un complice, pochi giorni dopo veniva scarcerato. Visto il cambiamento di abitudini del soggetto (cambio di auto e del cellulare), i carabinieri decidevano di uscire allo scoperto e perquisire la sua abitazione. Qui, i militari rinvenivano due mixer professionali ben confezionati del valore di migliaia di euro, rubati alla discoteca Fabriq di Portogruaro il 22 ottobre 2017. Gli apparati venivano restituiti ai proprietari ma, mancava la certezza sulle responsabilità. Tra i reati attribuibili al 39enne vi è anche il furto di batterie e attrezzatura varia commesso ai danni della società EASY Express di Portogruaro. Le videocamere di sorveglianza della zona immortalavano la stessa Ford Focus, riconosciuta per la particolare ammaccatura sulla fiancata, il colore e la targa, che inchiodava S.A. alle proprie responsabilità. Il 39enne dovrà permanere agli arresti domiciliari con il ben noto “braccialetto elettronico”.