Con una conferenza stampa, questa mattina, la Compagnia Carabinieri e la Questura di Portogruaro hanno voluto fornire gli aggiornamenti relativi alla rissa scaturita lo scorso 8 ottobre in seguito alla partita Portogruaro-Treviso tra un gruppo di tifosi trevigiani e alcuni richiedenti protezione internazionale. Dalle indagini, i militari hanno potuto riscostruire le vicende. Lo scontro sarebbe nato dopo che un gruppo di 10 tifosi, consumate alcune bevande alcoliche in un locale di viale Trieste a fine partita, ha insultato tre giovani richiedenti asilo che passavano di lì. Questi hanno risposto alle provocazioni fino a quando, uno dei tre ha reagito colpendo con una bottiglia alla testa uno dei tifosi per poi fuggire assieme ai compagni. Il gruppo trevigiano li ha inseguiti fino alla struttura di via S. Giacomo che li ospita, ma visto l’arrivo di altri richiedenti protezione, ha deciso di mollare la presa e andarsene. A quel punto sono intervenuti Carabinieri e Polizia che hanno avviato le indagini. Sentite varie testimonianze e visionate immagini e riprese della partita, sono riusciti a risalire ai tifosi, dei quali ne hanno identificati solo 7 su 10. La dinamica dei fatti è stata confermata da un importante tassello: uno dei soggetti, infatti, la sera stessa si è recato all’ospedale di Treviso per farsi medicare una ferita alla testa. Il giovane ha detto ai sanitari di essersela provocata sbattendo contro una finestra. Per tutti i soggetti coinvolti (10 in totale – 7 tifosi e 3 richiedenti asilo) è scattata la denuncia per rissa aggravata. Inoltre, uno del gruppo dei tifosi, che non era riuscito a dare informazioni utili ai carabinieri in quanto confuso per l’abuso di alcol, e i tre giovani di colore che tengono tuttora nascosto il responsabile della bottigliata, sono stati accusati anche di favoreggiamento personale. Le forze dell'ordine ci tengono a sottolineare come il fatto sia da considerarsi un episodio occasionale legato a dinamiche di casualità, che non ha niente a che fare con sentimenti di intolleranza verso i richiedenti asilo da parte del nostro teritorio.