Legal Summer è la campagna contro l’abusivismo avviata in questi giorni per sensibilizzare turisti italiani e stranieri sul tema non solo della contraffazione, ma anche dei rischi sanitari legati ai massaggiatori e ai tatuatori abusivi che si aggirano nelle spiagge di Caorle e Bibione. L’iniziativa, promossa da Confartigianato Imprese Veneto Orientale, Confcommercio e Cna, ha anche lo scopo di salvaguardare le attività economiche locali dalla sleale e illegale concorrenza per poter garantire al turista un’esperienza turistica positiva. «L’abusivismo è un problema serio – sostiene Manrico Pedrina, presidente Confcommercio Portogruaro – Bibione – Caorle –. I turisti dovrebbero sapere che comprando merce contraffatta non aiutano il venditore, ma alimentano un sistema illegale, che lo Stato difficilmente riesce a fermare». È un fenomeno in continua crescita: «Ogni anno – afferma Siro Martin, presidente di Confartigianato – si stima cresca del 7%. Noi con questa campagna contribuiamo in parte a fermarlo». Il fenomeno dell’abusivismo, però, non riguarda solo le zone balneari, ma anche l’entroterra, come sostiene Giancarlo Zecchin, presidente CNA di Portogruaro: «L’esercizio abusivo di attività come quelle legate alle piccole manutenzioni degli edifici, al giardinaggio stanno mettendo in ginocchio le attività regolari. I protocolli d’intesa firmati con alcune amministrazioni comunali aiutano ad avviare un’attività di controllo nel territorio grazie anche all’ausilio della polizia locale». Alla presentazione del progetto erano presenti anche il presidente dell’Aba di Bibione, Silvio Scolaro, il comandante della Polizia locale di Caorle e il sindaco di San Michele, Pasqualino Codognotto. «Un’iniziativa importante – sostiene il sindaco Codognotto – che dovrebbe essere estesa a tutta la costa veneta».
Redazione Online