Grande partecipazione alla manifestazione pubblica in difesa dell'Ospedale di Portogruaro che si è tenuta ieri mattina. Amministratori comunali, politici, rappresentanti di associazioni, moltissimi cittadini hanno risposto alla chiamata per lanciare il proprio grido contro la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari del territorio. Più di un migliaio di persone ha affollato la strada e il parcheggio antistante il nosocomio cittadino. A dare il benvenuto ai partecipanti è stato il sindaco Antonio Bertoncello, che ha voluto ringraziare per la numerosa partecipazione. Il suo intervento è stato seguito da quello del Presidente del Consiglio Comunale, Ivana Franceschinis, che ha sottolineato come l'Ospedale di Portogruaro costituisca un elemento importante del patrimonio storico-culturale del territorio, essendo un'istituzione che ha alle spalle nove secoli di storia. Ha fatto poi il punto del lavoro che il Comune sta portando avanti da anni a difesa dei servizi socio-sanitari del territorio. «Negli ultimi due decenni – ha spiegato Franceschinis – il Consiglio Comunale, in rappresentanza dei cittadini, si è fatto costantemente portavoce delle loro preoccupazioni derivanti dal livello e dalla qualità dei servizi erogati, nonché dalle annunciate prospettive di riorganizzazione. Dal 2010 la Conferenza dei Capigruppo Consiliari si è riunita venticinque volte sul tema, dieci le volte in cui si è attivata la Commissione competente in materia, sette le delibere approvate in modo unanime dal Consiglio. Sono stati aggiornati gli accordi di programma sottoscritti con l'Ulss per la realizzazione della RSA. Sono state raccolte 8mila firme per sensibilizzare gli organismi regionali sul tema della riqualificazione dei servizi». Ivana Franceschinis, dopo aver ribadito la posizione dell'Ospedale di rete su due poli, più volte espressa in modo unanime dal Consiglio Comunale, ha ricordato come la Conferenza della Sanità del Veneto Orientale abbia deciso di promuovere un ulteriore studio comparativo per avere elementi oggettivi per eventuali scelte future. Ha infine sottolineato come il Consiglio Regionale abbia impegnato la Giunta Regionale a sospendere ogni iniziativa riguardante la conversione dei presidi ospedalieri di San Donà e Portogruaro. Sono poi seguiti gli interventi dei rappresentanti delle associazioni e dei comitati che si battono per la tutela dei servizi socio-sanitari del territorio. Sono intervenuti rappresentanti del sindacato SPI CGIL, del Comitato propediatria Portogruaro, del Comitato per la difesa dei servizi socio-sanitari, dell'Associazione Limen Universalis, delle associazioni di categoria. «L'eccellenza non la fa la struttura – ha detto Siro Martin, che è intervenuto a nome di tutte le associazioni di categoria –. La fanno i medici e il personale, che hanno bisogno di attrezzature e non di metri cubi di calcestruzzo».
«La battaglia per la difesa dei servizi socio-sanitari del territorio – ha detto il sindaco Bertoncello – è iniziata con i cittadini e deve continuare con i cittadini». Applaudito il discorso finale del Primo Cittadino. «Se anche il piano socio-sanitario prevede un Ospedale unico ogni 200mila abitanti – ha spiegato – sul nostro territorio, per effetto del turismo, gravitano 450mila persone. La Regione pensi bene prima di mettere scelte organizzative che non rispondono ai bisogni dei nostri cittadini. Si può giocare su qualsiasi cosa, ma non sulla sanità».
Redazione Online