Si è svolta martedì scorso, presso la sede della Confcommercio di Portogruaro la premiazione dei vincitori della seconda edizione della lotteria di Natale, iniziativa realizzata da Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle e ideata in collaborazione con l'agenzia Newprojects di Udine, con la sponsorizzazione della Banca di San Biagio del Veneto Orientale e BID ON Fashion 1938. A seguito della premiazione, sono stati ilustrati nel dettaglio i dati elaborati dal centro studi Confcommercio, sia a livello provinciale che mandamentale, sull'andamento dei consumi e degli acquisti nel periodo natalizio e nelle prime due settimane di saldi. Alla conferenza stampa sono intervenuti Massimo Zanon, presidente provinciale e regionale di Confcommercio, e Noemi Simonini, la neodirettrice del mandamento portogruarese.
I dati presentati, riguardanti il settore commercio food, il settore commercio no food e il pubblico esercizio, fotografano per il periodo natalizio un trend negativo rispetto al dicembre 2012. I settori che hanno risentito maggiormente della crisi sono abbigliamento (-11,46%), bar (-13,58%), pasticceria (-10%). Per quanto riguarda l'andamento dei saldi, il dato mandamentale di Portogruaro registra un esito positivo per il 43,75% dei negozianti, con un aumento del 6,14% rispetto al 2013, e un esito negativo per il 56,25% dei negozianti, con un calo del 16,33% rispetto al 2013. A livello provinciale si registra un esito positivo per il 52% dei negozianti, con un incremento dell'8% rispetto al 2013, e un esito negativo per il 48% dei negozianti, con una diminuzione di 11 punti percentuali rispetto all'anno scorso. "Si tratta di dati parziali – ha precisato la direttrice di Confcommercio – in attesa di quelli definitivi di febbraio. Ma le proiezioni sembrano confermare la sostanziale aderenza di questi dati con quelli rilevati a livello nazionale e che parlano di un calo dei saldi del 4% rispetto all'anno scorso". Nel corso dell'incontro è emersa l'importanza delle iniziative che, come la Lotteria di Natale, puntano alla rivalutazione e valorizzazione del commercio cittadino. "Sono piccole inizitive – ha sottolineato Massimo Zanon – ma con un'importanza fondamentale nel contribuire a ridare importanza alle attività commerciali in città". Tra gli effetti da imputare alla crisi ci sarebbe anche la rivalutazione degli acquisti di vicinato, con una maggiore attenzione da parte di chi acquista alla qualità del prodotto. Ci sono meno soldi e si spendono meglio. "Stiamo gradualmente ritornando al valore della consulenza che può offrire il commerciante – ha concluso Simonini –. Stiamo ritornando ad un rapporto con il commerciante che si è perso, soprattutto nell'ottica di un servizio personalizzato e ideato su misura per il cliente".
Vito Digiorgio