Confartigianato Imprese Veneto Orientale, Confcommercio Portogruaro-Bibione-Caorle e Confederazione Nazionale dell'Artigianato hanno indirizzato una lettera aperta alle alte cariche dello Stato per esprimere tutta la loro delusione nei confronti della politica e chiedere riforme fin da subito. “Ci sentiamo in obbligo di scriverVi in quanto non ci è più concesso di rimanere in silenzio di fronte ai suicidi che si susseguono per la mancanza di lavoro nel nostro territorio”: è con queste parole che si apre la ettera pubblicata sulle prime pagine dei quotidiani locali. «Chiediamo meno burocrazia e meno tasse – ha affermato Siro Martin, presidente di Confartigianato, ai microfoni di Tgr Veneto –. Chiediamo che vengano tolti tutti i paletti che impediscono alle piccole e medie imprese di lavorare con serenità e che la politica ci dia quei segnali positivi che finora non abbiamo ricevuto». A Portogruaro, città con poche industrie e un ricco tessuto di piccole e medie imprese, la crisi è palpabile. Circa il 10% delle attività ha chiuso i battenti. «È vero che arrivano innovazione e commercio – ha affermato il presidente di Confocommercio Massimo Zanon –, ma ci troviamo di fronte a molte attività storiche che sono state costrette a chiudere, con un notevole svilimento per il nostro territorio».
Vito Digiorgio