«I dati sono impietosi, nell’ultimo anno qui nel Portogruarese c’è stato un calo delle vendite del 30%, con punte del 70%. Sono andati malissimo i settori dell’abbigliamento, i ristoranti, i bar e le pizzerie. Si salva solo il settore del food». A dirlo è il presidente di Confcommercio del mandamento, Manrico Pedrina, che nella conferenza stampa di ieri ha analizzato i dati (tragici) dell’ultimo anno del commercio territoriale. «Dal 2011 al 2012 il trend è stato più che negativo – ha continuato –, l’abbigliamento ha perso il 18%, le calzature il 14%, il settore dell’orologeria e della gioielleria un altro 14%. I ristoranti sono andati ancora peggio, con un calo del 30%. Non si salvano neppure i bar con un meno 5% e le pizzerie, con un secondo 5%. Gli unici settori a salvarsi sono le pasticcerie con un più 5% e il dettaglio alimentare con un più 4%».
Le cause della crisi
Le cause di un simile tonfo, a detta del presidente Pedrina, sono molteplici. Tanto per iniziare, c’è la famosa crisi globale, che attanaglia le tasche degli italiani e non soltanto. Ma oltre a ciò, ci sono senz’altro altre cause più locali. «La Ztl – dice Pedrina, coadiuvato da Matteo Bergamo, direttore di Confcommercio Portogruaro – in centro a Portogruaro ha ridotto di molto il potenziale dei negozi. Questo è un dato evidente, su cui noi e l’Amministrazione dovremo riflettere. Il tempo della sperimentazione è finito e a me sembra che la stessa sia stata ampiamente negativa. Le iniziative che abbiamo proposto lo scorso Natale sono andate bene, ma da un punto di vista meramente economico non ci sono stati grandi spunti in avanti. A ogni modo, siamo contenti di aver messo in campo così tante iniziative, perché in un momento di così grande difficoltà sono servite per dare una boccata di ossigeno ai nostri commercianti».
g.s.