A Portogruaro gli scossoni tanto acclamati dei giorni scorsi non sono arrivati, il rimpasto della Giunta Bertoncello è stato fatto senza grandi mal di pancia, imboccando – a detta del sindaco – la via del rinnovamento e del fisiologico ricambio generazionale. Nella giornata di ieri il Primo Cittadino di Portogruaro ha infatti presentato i due nuovi assessori, Paolo Bellotto e Maria Teresa Ret, i quali sono subentrati ai dimissionari Angelo Morsanuto e Anna Maria Foschi.
I nuovi referati
Con il rimpasto della Giunta, sono state riviste anche alcune deleghe agli assessori “storici”. In questi due anni e mezzo che mancano alla fine della legislatura, il vicesindaco Luigi Villotta avrà le deleghe all’Urbanistica; Edilizia Privata e Società Partecipate. Ad Andrea Coste vengono assegnate le materie dei Servizi Sociali e Associazionismo; Sport. A Ivo Simonella, oltre alle precedenti deleghe nelle Materie Ambientali, vengono assegnate le deleghe dei Lavori Pubblici, Manutenzione e qualità Urbana; Patrimonio. A Irina Drigo vengono riconfermate le deleghe Scuola; Formazione; Politiche Giovanili; Comunicazione e Informazione; Amministrazione Condivisa. Il sindaco Bertoncello mantiene per sé le funzioni ed attribuzioni di Bilancio e Pianificazione Finanziaria; Relazioni Istituzionali; Affari Generali. Al nuovo assessore Paolo Bellotto vengono dati Innovazione, Sviluppo e Lavoro; Attività Produttive; Turismo; Risorse Umane e Organizzazione Interna. Infine, alla neo assessora Maria Teresa Ret vengono assegnate Cultura; Progettazioni e Contributi Comunitari; Pari Opportunità; Manifestazioni ed Eventi. In consiglio comunale, al consigliere Paolo Bellotto subentrerà il giovane Leonardo Moras, della Lista Cittadini per Antonio Bertoncello.
La parola al sindaco
«In questi giorni – ha detto il sindaco Antonio Bertoncello – molti cittadini mi hanno chiesto, preoccupati, cosa succede a Portogruaro, se ci sia crisi o problemi. Alcune associazioni hanno espresso le loro riserve, alcuni politici hanno giocato a fare supposizioni. Io ho cercato di tranquillizzare tutti, ben sapendo che solo oggi, presentando la nuova giunta, ci sarebbe stata la risposta ai tanti interrogativi. Non più tardi di ieri sera, alla riunione dei capigruppo, la minoranza ha fatto delle previsioni a dir poco fantasiose. Sono consapevole che non è usuale che una coalizione metta in campo dei cambiamenti, con tutti i rischi che ne derivano. Soprattutto se, per comodità, tutto poteva rimanere fermo e stabile. Quindi ancora una volta voglio spiegare perchè la lista di tutti i candidati, ormai più di un anno fa, aveva deciso che a metà mandato era necessario effettuare delle modifiche istituzionali. Anzitutto – dice Bertoncello – perché il metà mandato è una sorta di spartiacque, dopodichè perché la situazione generale e le aspettative dei cittadini impongono dei cambiamenti».
Il “caso” Angelo Morsanuto
L’unico assessore ad aver mal sopportato il rimpasto pare essere Angelo Morsanuto, che nei giorni scorsi non ha fatto nulla per nascondere il proprio rammarico in proposito. «Dispiace – dice Bertoncello – che l’iniziale disponibilità data da tutti gli assessori, sia stata poi vissuta in maniera negativa da Morsanuto, come appare oggi sulla stampa. Lo capisco a livello personale, è sempre difficile lasciare un incarico che ci ha visti protagonisti, ma se crediamo nel rinnovamento, lo dobbiamo sperimentare prima di tutto a livello individuale. La fiducia, più volte data a Morsanuto, non ha nulla a che fare con l’opportunità, dopo tanti anni, di un cambiamento, soprattutto in un campo così delicato come i servizi sociali. Le preferenze ricevute sono da rispettare, ma i voti non sono un patrimonio da usare in termini personali, sono collegati ad una coalizione, ad un programma, a delle decisioni comuni. Sono comunque sicuro che, passati i primi momenti, Morsanuto saprà superare gli aspetti personali e riconoscere che il rinnovamento politico è un obiettivo generale importante».