Dal punto di vista storico e culturale dell’intero Comune, a Summaga possiamo trovare uno dei beni più preziosi, l’abbazia benedettina risalente al 1100, dal punto di vista industriale invece, il Pip di Noiari che, d’altro canto, se porta sviluppo e occupazione, dall’altro è fonte di frequenti problemi, legati alla presenza nell’area di attività pericolose e potenzialmente inquinanti.
Ma Summaga è anche un frazione molto viva, con due squadre di calcio, Portosummaga e A.S. Summaga, l’unica latteria cooperativa rimasta in Provincia di Venezia, aziende di rilievo come Portotecnica e Mio Dino e in cui le numerose associazioni ricreative hanno saputo coordinarsi e organizzarsi sotto un unico punto di riferimento: quella “Viviamo Summaga” che organizza gli appuntamenti più importanti, come la Casera della befana, il Palio delle contrade, gli incontri di “Un altro week-end” la Castagnata festa d’autunno e il Natale summaghese.
Può inoltre contare su ben quattro consiglieri comunali (Venier, Stival, Mascarin e Franceschinis) e un assessore (Pavan), pronti a difendere gli interessi dei residenti. Ma non è tutto rosa e fiori. Come dappertutto, ci sono cose che si potrebbero migliorare: a cominciare dal parcheggio davanti alla scuola media, ancora da ultimare, per continuare con l’illuminazione e lo stato dei marciapiedi e le opere di arredo urbano attorno all’abbazia. Un’opera molto attesa dalla gente, è una pista ciclabile che colleghi Summaga, Pradipozzo, Lison e Portogruaro passando per il vecchio tracciato della S.r. 53. Seguendo questo percorso, si potrebbe arrivare direttamente in centro, senza affrontare attraversamenti o cavalcavia pericolosi. Manca soltanto un sottopasso, quello sulla linea ferroviaria Venezia-Trieste, che potrebbe forse essere finanziato dalla Provincia. C’è poi lo spettro della centrale a biomasse che la ditta Cereal Docks vorrebbe costruire vicino al proprio stabilimento dell’Interporto di Noiari. Il Comune si è espresso in maniera nettamente contraria, soprattutto perché la centrale funzionerebbe vicino a altre attività potenzialmente pericolose, come la S. Marco Gas e la Nuova Pansac; in caso di incidente, si potrebbe scatenare una reazione a catena, con conseguenze difficilmente immaginabili. Altre questioni denunciate denunciate dalla giunta sono quelle del potenziale inquinamento acustico, si parla di 90 decibel per il rumore dei ventilatori, e della produzione di polveri, circa tre tonnellate l’anno. Al momento il progetto è all’esame della Regione: teoricamente la Cereal Docks potrebbe andare avanti anche senza tener conto del parere del Comune, ma si tratta di un’eventualità piuttosto remota e contraria, del resto, a quanto dichiarato dal presidente di Cereal, Mauro Fanin, che ha detto di non voler far nulla contro la volontà della popolazione. Ultimo, ma non meno importante, molti summaghesi ritengono che la loro Abbazia non sia abbastanza valorizzata: “mancano i cartelli – spiega Renato Stival, consigliere comunale – anche uscendo dall’autostrada non c’è nulla, Concordia è segnalata, ma Summaga no”.
Insomma, basterebbe davvero poco, un po’ di segnaletica, per rendere giustizia a un monumento importante. E allora, quel poco, facciamolo.