Lugugnana, frazione piuttosto lontana dal centro storico di Portogruaro, con tutto ciò ne consegue, in termini di servizi, scuole, ospedali. Da Lugugnana a Portogruaro, sono più o meno 12 chilometri. Un bel disagio, per chi ad esempio, deve andare in Comune a fare in certificato o recarsi a fare una visita medica. Negli ultimi anni, però, qualcosa è stato fatto, per migliorare la qualità di vita dei residenti: su tutte, la realizzazione, in corso d’opera della scuola materna di Lugugnana, che permetterà di completare il polo scolastico nel centro del paese, polo che comprende oltre alla materna, l’elementare e la scuola media con area sportiva e palestra. Altri due progetti molto interessanti sono allo studio: uno, riguarda la possibilità richiedere i certificati dell’anagrafe o di altri servizi, tramite il messo comunale. La richiesta sarebbe depositata in un apposita buca delle lettere e ci penserebbe poi il messo a consegnarla a chi di dovere e a riportarla indietro. Un’altra iniziativa che si spera arrivi presto a buon fine, riguarda i prelievi del sangue: da tempo si cerca di creare un punto prelievi a Lugugnana, cosa che eviterebbe, specie alle persone anziane, il problema delle levatacce mattutine per recarsi al laboratorio analisi di Portogruaro. È già stata individuata la sede e sono state sbrogliate molte difficoltà relative al trasporto delle fiale da e per l’ospedale, manca però l’autorizzazione della Regione. Sembra che, a frenare la pratica, sia il fatto che il bacino di residenti che usufruirebbero del servizio sia inferiore rispetto a quanto previsto dalle normative (un punto prelievi ogni 10.000 abitanti, mentre qui la proporzione sarebbe di 1 a 5.000, circa). È già partito, invece, lo sportello Informanziani a Lugugnana, attivo il primo e terzo sabato del mese e anche i servizi sociali e i sindacati hanno i loro giorni di presenza in paese, per ascoltare la voce e le lamentele degli abitanti. Per citare un’ ulteriore nota positiva, c’è da dire che la riqualificazione delle ex case Ater di via Marmolada, ora di proprietà comunale, è quasi giunta al termine. Paradossalmente, come si vede da questo breve elenco è Giussago, più vicina a Portogruaro, a trovarsi in una situazione peggiore, dato che a Lugugnana negli ultimi tempi, sono arrivate parecchie attività commerciali e sono migliorati o sono in via di miglioramento i servizi. I residenti di Giussago, invece, devono prendere l’auto per qualsiasi necessità. La comunità giussaghese, risente inoltre, della mancanza di luoghi di aggregazione, manca, in sostanza, una “piazza” centrale.
Ma anche a Lugugnana, gli aspetti dolenti purtroppo non mancano: oltre alla questione, ormai cronica, della posta che arriva in ritardo, c’è molta delusione per la mancata realizzazione (se ne parla almeno dal 2004), dei marciapiedi e della pista ciclabile lungo la via Annia, nel centro di Lugugnana e lungo la Jesolana, in via Fausta. Ci dovrebbe pensare la Provincia, dato che sono interventi di sua competenza ma, forse per difficoltà economiche, al momento non se n’è fatto nulla. Un altro percorso ciclopedonale molto richiesto, è quello lungo il fiume Lugugnana: in questo modo, i residenti della zona est del paese potrebbero andare a scuola, in chiesa e al campo sportivo, senza dover passare in bici per il pericoloso incrocio col semaforo. E ancora: è tutto da costruire il sospirato parcheggio del cimitero, che servirebbe, oltre a chi si reca in camposanto, anche gli utenti della vecchia Pieve, dell’attuale scuola materna e del campo sportivo parrocchiale. Questo, per quanto riguarda le opere pubbliche. È da citare poi l’annosa questione della discarica, che da un po’ di tempo è passata un po’ sottotono: affinché la popolazione resti tranquilla, molto dipenderà dai piani della Provincia, che pare abbia intenzione di installare a Centa Taglio un impianto per la produzione di combustibile da rifiuto. L’assicurazione che tale impianto non dovrebbe avere impatti ambientali significativi, potrebbe non bastare a evitare reazioni di rigetto da parte della popolazione.
Quello che davvero spaventa chi guarda al futuro delle due frazioni, però, non è tanto l’assenza di alcune opere pubbliche, o vecchi problemi che potrebbero tornare alla ribalta, quanto l’apatia e la mancanza di partecipazione che si stanno diffondendo a macchia d’olio. “Da alcuni anni – spiega il consigliere comunale Angelo Segato – si assiste allo scioglimento sistematico o al ridimensionamento di varie associazioni che operavano a Lugugnana, penso alla banda, a quella che si occupava del Carnevale ecc, e quelle che restano, faticano a andare avanti”. Il rischio che questi centri diventino solo un dormitorio per chi va a lavorare nei Comuni vicini, è concreto. Per fortuna, è stato almeno risolto il problema del reperimento di una sede per l’associazione pensionati, che è stata collocata nella ex scuola elementare di Marina di Lugugnana. Sul futuro delle frazioni, pesa in ogni caso la grossa incognita dell’entrata a regime dell’area ex-Eni, acquistata da Pirelli Re per farne un centro logistico, industriale e artigianale. In essa dovrebbe trovare posto anche il Polo dell’innovazione voluto dal Comune. Quali riflessi avrà il gigantesco East Gate Park sulle piccole Lugugnana e Giussago? Ci dovrebbe essere tempo almeno fino al 2011, data prevista di completamento del parco, per scoprirlo. Nel frattempo, la strada più plausibile per ipotizzare uno sviluppo delle due località, sembra, specie per quel che riguarda Lugugnana, quella di approfittare della posizione di snodo, per chi vuole recarsi in Brussa o alle altre spiagge vicine: quella a est di Portogruaro, potrebbe diventare una fascia di servizi e accoglienza (agriturismi, B&B), intermedia fra città e spiaggia.