Paese fatto di gente che ama socializzare e divertirsi, forse anche grazie al fatto che, negli ultimi anni, sono arrivate parecchie giovani coppie, attirate dai bassi prezzi delle case e dalla tranquillità. L’arrivo di nuova linfa ha dato impulso al rinnovamento dell’asilo comunale, che conta una cinquantina di bimbi; c’è la scuola elementare, ed è in arrivo una nuova lottizzazione, che farà crescere ancor più il numero di residenti.
“Una delle caratteristiche fondamentali della frazione – spiega il presidente del consiglio comunale, Roberto Zanin, soprannominato il “sindaco” di Pradipozzo, per l’elevato numero di voti che qui ha ottenuto alle elezioni - è la grande partecipazione dei residenti alla vita della frazione”. È tutto un pullulare di iniziative, fra quelle gestite dall’Avis di base, dall’ISP (Iniziative Sportive Pradipozzo) e poi la sagra paesana, la casera e molto altro. Ci sono gli Amici di Pradipozzo, che mantengono i contatti con chi è emigrato all’estero (in Francia, Australia) e gli Amici di don Gildo, fautori del gemellaggio con Roncole Verdi, il paese di Guareschi. Con quelli di Roncole, è nato un gemellaggio sui generis: in questo caso a unirsi non sono due Comuni, ma due frazioni, che condividono la stessa stima per l’indimenticabile autore di Peppone e Don Camillo. Basta osservare la grande statua nei pressi della tavernetta del Tocai, per capire quanto il culto di Don Camillo abbia attecchito anche qui.
Un legame nato nel 1996, quando la mostra itinerante sul prete e il sindaco comunista inventati da Guareschi approdò in quel di Pradipozzo. Fra vino e risate, nacque un’amicizia: da allora, il rapporto si è rinsaldato sempre più, tanto che è stato proprio uno di Pradipozzo, il bravo Andrea Gorgato, a disegnare il francobollo commemorativo per il 40º della morte e il centenario della nascita di Guareschi. Il bozzetto è già stato approvato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e il primo maggio 2008 sarà ufficialmente presentato a Fontanelle in provincia di Busseto.
A questa vitalità e intraprendenza si unisce una posizione geografica piuttosto favorevole: abbastanza lontano dal centro di Portogruaro per godere della massima tranquillità, ma, al contempo, sufficientemente vicino per non risentirne troppo in termini di servizi. Anche se, dice sempre Zanin: “è necessario far sentire maggiormente la presenza del Comune, con l’apertura, come accaduto in altre frazioni, di nuovi servizi, come lo sportello anziani e quello dell’Asvo. E questo per venire incontro alle fasce più deboli, quelli per cui spostarsi è un problema. Molti una volta si spostavano in bicicletta, ma oggi è troppo rischioso”. Perché se c’è un vero problema in questo quadro tutto sommato abbastanza idilliaco, è quello del traffico: gli incidenti nei punti più delicati si susseguono con una certa frequenza e per questo motivo, nel 2008, è previsto il riordino della viabilità del centro con la costruzione di una piccola rotonda all’intersezione con la strada per Lison. Perdurerà ancora invece l’attesa di una rotatoria che attenui la pericolosità dell’incrocio con la statale “Postumia”: tutto è in mano a Veneto Strade, che si sta prendendo i suoi tempi. E c’è un'altra opera di manutenzione stradale che potrebbe avere dei seri effetti collaterali sulla viabilità della frazione: parliamo dei lavori di sistemazione del cavalcavia sulla Postumia, pesantemente danneggiato ben nove mesi fa dal passaggio di un trasporto eccezionale che era andato a incastrarvisi sotto, spezzando due terzi delle travi di sostegno. Col procedere dei lavori, che dovrebbero partire a fine gennaio, per tre mesi e mezzo il traffico sarà deviato su Pradipozzo e Summaga, passando, da un lato su via San Floriano e via Franca, dall’altro, in direzione Oderzo-Portogruaro, per via Fornace, e in caso di bisogno, anche su via Pradat. Altro problema, pur se minore, è quello della mancanza di una piazza vera e propria all’interno di Pradipozzo: oggi c’è solo l’area prospiciente la Chiesa, un’area spesso destinata a parcheggio e non particolarmente adeguata e attraente. Su questo spiazzo fino a una quindicina d’anni fa sorgeva un vecchio mulino; poi, purtroppo fu abbattuto.