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Discussione: Chi non "risica" non deve poter "rosicare"
l.dissegna
Cari
amici, avrei una proposta di carattere fiscale che, se attuata, rilancerebbe l’economia
e riporterebbe un minimo di giustizia nel nostro paese.
La
mia proposta, semplice ma rivoluzionaria, è quella di tassare i redditi di lavoro,
d’impresa e pensione in misura inversamente
proporzionale al
rischio di restarne senza.
Il
principio di “capacità contributiva” (art.53 Cost.) si applicherebbe, così, tenendo
conto di tutta la vita del contribuente,
anni di “vacche magre” compresi.
Il
rischio verrebbe calcolato, in modo estremamente preciso, in base alla frequenza (rilevabile presso l’Inps
e la Camera di
commercio) con cui le singole categorie, di lavoratori o di imprese, perdono qualche
loro componente a seguito di licenziamento, dimissioni (più o meno volontarie),
fallimento, “cessazione”, chiusura partita Iva ecc.
I vantaggi
per il paese sarebbero enormi. La corsa verso l’impresa
e i lavori precari o faticosi (meno tassati degli altri) rilancerebbe
l’economia e limiterebbe l’immigrazione. La minor domanda di “posti fissi” inciderebbe
sulla piaga nazionale delle raccomandazioni.
L’aumento
della tassazione sui redditi più alti e sicuri ridurrebbe,
di fatto, i mega-stipendi (e le mega-pensioni) che qualcuno percepisce (a
parità di lavoro e di studio) solo perché è (o “era”) più “intelligente”. Mi chiedo
se sia giusto che vengano pagate così tanto certe “intelligenze” quando la differenza di “quoziente
intellettivo”, tra persone “normali”, è assolutamente irrisoria. Non sarebbe
meglio premiare coloro (grazie ai quali il mondo va avanti) che accettano di
mettersi in gioco e di rischiare?
Naturalmente
andranno esentati i redditi più bassi e meglio retribuiti i più meritevoli, coloro
che svolgono lavori rischiosi o “speciali” e chi presta servizio in sedi
disagiate.
La
mia proposta, inoltre, scongiurerebbe il rischio (sottovalutato da tutti!) che gran
parte dei piccoli e medi imprenditori, non potendo più evadere il fisco (sia
chiaro, non per “disonestà” ma per necessità), a causa degli enormi progressi di
quest’ultimo dovuti all’informatica, gettino la spugna con
effetti devastanti per tutti (anche per il
fisco stesso).
Ma a
guadagnarne di più sarebbero regioni, come la nostra, piene
di gente che ama lavorare e investire (e detesta le raccomandazioni!).
Per realizzare
questa idea è però necessario convincere i politici. Chiunque voglia aiutarci a
farlo è pregato di contattarci all’indirizzo chinonrisicanonrosica@gmail.com.
Inserita il 02-03-2010 - 18:57:37
Autore
RISPOSTE:
dreonar
Proposta molto affascinante. Peccato però che per il momento i nostri soldi sono in ben altre mani.
A proposito ho ricevuto e ritrasmetto il seguente link: