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[]  Autore Discussione: e solo l'inizio...
deborah


Le forze armate italiane smettono di essere gestite dallo Stato e
diventano una società per azioni. Uno scherzo? Un golpe? No: è una
legge, che diventerà esecutiva nel giro di poche settimane.

Tutta la gestione della Difesa passa in mano a una società per
azioni. Che spenderà oltre 3 miliardi l'anno agli ordini di La Russa.
Così un ministero smette di essere pubblico

... in un assordante silenzio, tutte le spese della
Difesa diventeranno un affare privato... La
privatizzazione di un intero ministero passa inosservata mentre
introduce un principio senza precedenti Che pochi
parlamentari dell'opposizione leggono chiaramente come la prova
generale di un disegno molto più ampio: lo smantellamento dello
Stato. "Ora si comincia dalla Difesa, poi si potranno applicare
le stesse regole alla Sanità, all'Istruzione, alla Giustizia:
non saranno più amministrazione pubblica, ma società d'affari", ...

Questo articolo è apparso su L'Espresso il 15 dicembre scorso, per leggerlo interamente: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/forze-armate-e-privatizzate/2117172


Rabbrividisco e mi chiedo dove andremo a finire







Inserita il 05-01-2010 - 13:20:55
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 Autore RISPOSTE:
marga24

Da genitore che ha un bambino che frequenta una scuola dell’infanzia pubblica e che ha scelto per la primaria una scuola statale portogruarese, faccio un APPLAUSO e CONDIVIDO la manifestazione pubblica della risposta data dalla scuola Rodari al discorso pronunciato  da Berlusconi durante il convegno dei Cristiano Riformisti.

Riporto la risposta scritta a caratteri cubitali ed appesa davanti alla scuola
IN QUESTA SCUOLA LE INSEGNANTI EDUCANO E NON INCULCANO
E riporto anche il cartello appeso a fianco in cui si spiega a cosa si riferisce tale affermazione:

Una scuola di stato ideologica

L’intervento di Silvio Berlusconi sulla scuola al convegno dei Cristiano Riformisti ha sollevato un vespaio di polemiche. Lo riportiamo per intero perché ognuno possa farsene un’idea: “Crediamo nell’individuo e riteniamo che ciascuno debba realizzare se stesso, di aspirare al benessere e alla felicità, di costruire con le proprie mani il proprio futuro, di poter educare i figli liberamente, e liberamente vuol dire di non essere costretto a mandarli in una scuola di stato dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai loro figli nell’ambito della loro famiglia”.

Ebbene l’idea che mi sono fatta io è che è oltraggioso avere al capo del governo una persona che “sputa” sull’ordinamento scolastico pubblico e che generalizza su tutta la categoria degli insegnanti. Il mio non è un discorso politico di destra o di sinistra ma è contro la persona di Berlusconi, un uomo che parla di moralità e famiglia, e che di fatto è separato, è indagato in reati patrimoniali e di prostituzione, e che ha un figlio  che ora dirige dei canali televisivi che ha creato lui e che quindi rispecchiano probabilmente parte della sua personalità. Dei canali televisivi che trasmettono solo programmi privi di valori e contenuti, fatti solo di apparenza e sceneggiate. Per esempio su “Italia 1” ad ora di cena vengono trasmessi programmi di intrattenimento con ragazze seminude (i programmi condotti da Papi) e peggio alle 14.00 va in onda serie televisiva fin qualche anno fa questa serie andava in onda in seconda serata per i contenuti e le parole usate “My name is Earl”.

Se è questo l’insegnamento che intende quando dice   “poter educare i figli liberamente… non essere costretto a mandarli in una scuola di stato dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare dei principi che sono il contrario di quelli che i genitori vogliono inculcare ai loro figli nell’ambito della loro famiglia” ebbene EVVIVA LA SCUOLA PUBBLICA, fatta da insegnanti e programmi validi, che EDUCA senza  moralizzare nel rispetto reciproco.

Mi dispiace ma negli ultimi periodi non vedo in Berlusconi nessun comportamento di valore e questo mi rammarica perché rappresenta la nazione in cui vivo!

Inserita il 06-04-2011 - 16:14:57
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gianfrancobk

La vicenda del Digitale Terrestre è solo Politica non Tecnica, da ROMA hanno sbagliato e Zaia è stato "volutamente" inesistente, così come il delegato Daniele Stival e  il Responsabile Regionale Angelo Tabaro...

La cosa vergognosa è che hanno imbavagliato l'informazione, le dimensioni del problema RAI viene volutamente nascosto, relegato nella cronaca locale, o one - line, ma non nei media televisivi, ci stanno facendo un "lavaggio del cervello" e in questo caso la pluralità dell'informazione non esiste più ! 

Gianfranco Battiston

Inserita il 06-02-2011 - 16:59:52
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venaruzzo

Sento molti che si accaniscono contro la RAI ed il canone e se da una parte condivido, dall'altra mi chiedo se questo incutere malumore alla gente non faccia parte di un piano. La cattiva ricezione, le telefonate di dissenso a vari programmi da parte di esponenti del governo, senza contare che se la Rai non è visibile ne perde in pubblicità che però viene recepita da altre emittenti con anche il relativo guadagno.

 Mi sembra che sia presa di mira da più versanti, cosa ne pensate?

Inserita il 03-02-2011 - 09:51:04
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venaruzzo

Sento molti che si accaniscono contro la RAI ed il canone e se da una parte condivido, dall'altra mi chiedo se questo incutere malumore alla gente non faccia parte di un piano. La cattiva ricezione, le telefonate di dissenso a vari programmi da parte di esponenti del governo, senza contare che se la Rai non è visibile ne perde in pubblicità che però viene recepita da altre emittenti con anche il relativo guadagno.

 Mi sembra che sia presa di mira da più versanti, cosa ne pensate?

Inserita il 03-02-2011 - 09:50:58
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marga24

Ho letto l'articolo odieno intitolato "Governo muto sui disservizi RAI" con le dichiarazione di Rodolfo Viola e sono rimasta sconvolta! la RAI è talmente potente che può permettersi di non dare risposte...

Andrea De Carlo, Ornella Boattin e Gianfranco Battiston del Comitato per il digitale, in un articolo del 21/01 giustamente facevano notare che "... viene chiamato abbonamento ma diventa tassa di possesso quando un cittadino vuol far valere i suoi diritti...", infatti non puoi non pagarlo perchè tutti vediamo la RAI (non possiamo escludere dal ns televisore le frequenze RAI e guardare solo le altre reti) ma se la RAI non si vede o si vede solo a momenti? come sta succedendo ora?

qualsiasi azienda che offre servizi in abbonamneto sarebbe costretta dalla legge a disarcire i propri abbonati in caso di disservizi,  invece con la Rai la legge ci costringe solo a pagare il canone d'abbonamento perchè è diventata tassa!!!
intanto è il 31 è vicino, e dopo tale data scatterà anche la sovratassa, CHE BEFFA!!!
Inserita il 28-01-2011 - 14:08:58
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marga24

8x1000 ALLA CHIESA? DOPO IL SERVIZIO DI IERI SERA DI REPORT SU RAI3, NO GRAZIE!!!

Sono cattolica e credente e sono rimasta scioccata dal servizio di Report che invito tutti a guardare:

 

http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E1087833,00.html

 

SOLO IL 20% DI QUANTO RACCOLTO CON L’ 8X1000 VIENE UTILIZZATO IN OPERE DI CARITÀ per l’Italia ed il terzo mondo?  (nel 2009 la chiesa ha incassato dall’ 8x1000 un miliardo e 9 milioni di euro) . Allora cosa lo dono a fare questo 8x1000, per il sostentamento del clero? Beh da quanto emerso dal servizio sembra proprio di si!!!

Il 60% degli italiani non compie una scelta quindi tutti questi 8x100 vengono ripartiti proporzionalmente tra e voci, e quindi un 10% va allo Stato, poco poco agli altri culti e tutto il resto alla Chiesa Cattolica! Quinti tutti i non credenti o atei che non compiono una scelta danno i loro soldini alla chiesa!!!

 

Poi la Chiesa IN TUTTE LE ATTIVITA’ COMMERCIALI CHE COMPIE HA UN’INFINITÀ DI AGEVOLAZIONI FISCALI, non paga l’ICI e possiede quasi tutti gli edifici di pregio di Roma, ha sconti del 50%  sulle imposte. La stima della perdita nazionale, per queste mancate entrate, è di circa 400 milioni di euro! Beh non basterebbe regolamentare questa ingiustizia per risanare i conti dello Stato, anziché  fare manovre speciali!!!

 

Ma la cosa più sconvolgente di tutte è stato apprendere che la Banca della Chiesa lo IOR non rispetta le leggi internazionali antiriciclaggio, e per questo è stata anche indagata e forse da quest’anno si metterà in regola, ma nessuno ne ha parlato!!! PAZZESCO!

 

C’è da dire però che la Chiesa supplisce alle carenze dello Stato nell’assistenza ai più poveri o deboli MA E’ UNA FUNZIONE CHE SVOLGONO LE PARROCCHIE – dicono nel servizio di Report - poi man mano che si sale di gerarchia…..

Comunque da quello che ho capito da condannare è l’istituzione chiesa agli alti livelli non certo i parroci di quartiere unici veri portatori del messaggio cristiano, quindi doniamo un po’ di più nell’offerta della Messa perché sappiamo come il parroco utilizza questi soldini nella comunità!

Inserita il 31-05-2010 - 13:37:34
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melomane

Altro che gente del fare, questa è la combriccola del rubare:
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/11/news/il_grande_regno_dell_emergenza_il_personaggio-2254417/

C'è ancora qualcuno che vuole meno controlli?
Inserita il 11-02-2010 - 11:49:08
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speedlex

opinioni legittime ma io la penso diversamente, l'importante è non farsi prendere dagli slogan e confrontarsi sui contenuti.  grazie della discussione ed alla prossima.
Inserita il 04-02-2010 - 17:47:56
[inizio pagina]
danilo

Mi trovo in accordo completo con melomane.
Alcuni settori devono restare pubblici. Magari investire per renderli più efficenti, ma sempre in ambito pubblico.

Ciao
Inserita il 04-02-2010 - 10:32:53
[inizio pagina]
melomane

Ci sono settori che non dovrebbero essere privatizzati, ma fare sempre capo allo Stato. Come la sanità, l'istruzione, la difesa, ecc. Inoltre, nel caso delle forze armate, il fatto che la gara sia pubblica non mi rassicura per niente. Se poi il contratto che viene firmato è di diritto privato e io non posso conoscerne il contenuto esatto, non mi serve a niente sapere il nome dell'azienda vincitrice.
Inserita il 04-02-2010 - 10:24:29
[inizio pagina]
speedlex

ho parlato di riforme non di riforma: una è quella del DLG.163/2006 sui  contratti pubblici. 
La decisione (non obbligo)  di privatizzare la gestione di parte dei servizi è quella in fieri in questo momento, vedremo il regolamento attuativo.

Spiego meglio quello che intendevo dire: le riforme della PA o le fa il Parlamento o, prima o poi, ce le impone la UE.

prego.
Inserita il 04-02-2010 - 09:57:47
[inizio pagina]
danilo

Scusate l'ignoranza ...

ma ho fatto alcune ricerche su questa obbligatorietà di trasferire ad una società di diritto privato la gestione degli appalti prima in carico al "pubblico" e non ho trovato niente.
Potrebbe qualcuno darmi qualche indicazione?
In special modo sull'obbligatorietà imposta dalla comunità europea.

grazie

p.s. per speedlex: Non è che non mi fidi di cio' che scrivi, ma ho imparato a mie spese che _qualsiasi_ affermazione fatta da _qualsiasi_ ambito politico, è bene che io cerchi di verificarla prima di poter esprimere una opinione. Ultimamente se qualche politico dicesse che il sole sorge ad est ... beh .... dovrei svegliarmi presto la mattina per verificare.
Inserita il 04-02-2010 - 09:41:21
[inizio pagina]
speedlex

trattasi del nuovo Codice dei Contratti pubblici che recepisce -obbligatoriamente- gli ultimi dieci anni di direttive comunitaria in materia di gare pubbliche.
Inserita il 04-02-2010 - 09:23:20
[inizio pagina]
danilo

Mi permetto, sempre nell'ambito della pacata discussione in corso, di chiedere dove e come l'Unione Europea ci detti/impone la riforma della PA?

Mi risultano imposizioni sul deficit/PIL, sui tempi della giustizia, su molte altre cose, ma non mi sembra sulla PA.

Ribadisco comunque che questa NON è una riforma della PA. Questo è delegare ad un istituto separato dal controllo del parlamento, la gestione di un budget molto alto e senza obbligo di gare d'appalto.
Lo stesso con la protezione civile tra l'altro

Saluti
DAnilo


Inserita il 03-02-2010 - 16:34:53
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venaruzzo

Rincaro la dose di Danilo, Speedlex ripeti in continuazione "necessaria" ma a chi e a che cosa?. Le cose urgenti e necessarie in questo momento mi sembrano altre. Dove sono i politici e quali strumenti pensano di applicare per la crisi in atto? Non mi sembra il caso di tirare fuori soldi per varie SPA MInistero della Difesa o Bertolaso che siano. In una famiglia quando soldi non ce ne sono più, si chiude la cerniera e ci si concentra sulle necessità. I fondi vanno a supporto di lavoratori , imprese e ricerca. Legiferare affinchè le imprese e le banche si assumino le loro responsabilità e non il contrario.......ma questa è un'altra discussione.
Inserita il 03-02-2010 - 16:12:52
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speedlex

purtroppo di riforme "condivise" sono pieni gli atti parlamentari ma tradotte in legge non ne ho vista una. ad oggi tutte le riforme sulla PA ci sono state dettate dall'Unione Europea.
Inserita il 03-02-2010 - 12:34:04
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melomane

Purtroppo, a mio avviso non è così. Se una riforma è di ampia portata e non una "riformina", anche se poi si rivelasse disastrosa è molto difficile tornare indietro ed è anche assurdo pensare che il governo di una parte disfi sempre quello che ha fatto l'altra in precedenza: si creerebbe una situazione di confusione ingestibile, oltre che alimentare gli sprechi e inefficienze che si dice di voler combattere. E' per questo che esiste il contraddittorio, per arrivare a riforme condivise che durino, ed è per questo che viviamo, anche se sempre meno, in una democrazia parlamentare (dove si parla, ci si confronta) e non in una dittatura.
Inserita il 03-02-2010 - 10:00:25
[inizio pagina]
speedlex

concordo sulle modalita': inserire tale riforma (io la percepisco così) in una finanziaria o in un decreto omnibus non è il modo migliore e rispettoso delle prerogative dell'assemblea (mi pare che Fini abbia sanzionato le modalità); in relazione al merito mi pare, invece, che una chance si possa dare al tipo di riforma introdotta che, ripeto a me stesso, non privatizza nulla ma adotta solo la forma di spa ed un  tipo di gestione francamente più moderno.... non so se siete mai stati al Ministero della Difesa.
Inserita il 02-02-2010 - 19:31:17
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danilo

No, scusare, è evidente che mi sono spiegato male. La mia non era una critica all'operato di questo o quel governo. La mia opinione per ambo i schieramenti è alquanto bassa ultimamente...

La critica era (è) relativa alla modalità con cui si opera. In qualsiasi azienda (e uso il termine azienda non a caso)  si discute PRIMA di come puo' essere fatto un investimento e come/cosa puo' rendere. Nel caso di questa legge le modalità di lettura sono due:

1 - Andiamo e vediamo come va (vedi esempio dell'annegamento)
2 - Sappiamo benissimo come andrà

Il caso 1 da' ragione a chi dice che si stanno improvvisando soluzioni tanto per dire "cambiamo" ...
Il caso 2 da' ragione a chi dice che si stanno facendo gli affari di pochi.

In tutti e due i casi non trovo (ed eventualmente, vi prego di farmelo notare) un punto di vantaggio per la collettività o per il servizio delle forze armate.
Inoltre, se permettete, il fatto di far passare una tale "regolamentazione" usando non la discussione in parlamento, ma il semplice inserimento in altra legge ... non mi piace..

tutto qua ....
Ciao
Inserita il 02-02-2010 - 10:19:38
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speedlex

non sono d'accordo. se una riforma è necessaria (e quella della PA lo è) deve essere fatta, in Italia purtroppo il cd. "contraddittorio" ha bloccato la modernizzazione del paese. 
Piuttosto sono per il principio democratico dell'alternanza: se quello che ha fatto un Governo non va bene, quello dopo lo può correggere.
 Nella situazione parlamentare italiana di muro contro muro non si possono, purtroppo, fare riforme concordate... ricordate la bicamerale di D'alema.
Con stima.
Inserita il 02-02-2010 - 09:47:11
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