Una malattia che destabilizza, stravolge l’armonia della famiglia, mette in crisi i rapporti, il lavoro e i progetti di vita. L’Alzheimer colpisce in Italia 600 mila persone, il 5% delle quali riscontra un’insorgenza precoce che spesso appare tra i 40 e i 50 anni, o tra i 50 e i 60 anni. In questa percentuale rientra anche Paolo, 47enne di Concordia Sagittaria che da 5 anni affronta assieme alla moglie Michela, ai due figlie e al resto della famiglia. L’on. Sara Moretto (Italia Viva) venuta a conoscenza della situazione, ha deciso di depositare un’interrogazione in merito al ministro della Salute Roberto Speranza, che è stata discussa giovedì al question time della Commissione Affari sociali. “Solo in Veneto si stima che ne siano colpite dalle 4 alle 5 mila persone. Davanti a questi numeri e ai racconti su cosa significhi convivere con l’Azheimer giovanile - afferma Moretto - non potevo di certo chiudere gli occhi. Purtroppo lo Stato non fa abbastanza per sostenere queste persone. Da qui la mia richiesta di intervento al Ministro, servono risposte concrete ed efficaci”. La deputata Moretto ha chiesto di “individuare specifici livelli essenziali di assistenza relativi alla presa in carico dei pazienti affetti da Alzheimer con insorgenza anticipata e individuare dei protocolli specifici di presa in carico per garantire una riabilitazione continuativa in grado di mantenere e stimolare le abilità residue”.
Ieri la risposta, che fa ben sperare, dal Governo. “Accolgo con soddisfazione - dichiara Moretto -l’annuncio della sottosegretaria Sandra Zampa dell’imminente discussione in Conferenza Stato Regioni di uno schema di decreto, che darà risposte anche alle persone affette da Alzheimer precoce e alle loro famiglie. Confido che il decreto abbia rapida approvazione e sarà mia cura verificare che ciò avvenga”.
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