Abbiamo ricevuto oggi con sorpresa dagli Uffici del Comune di Portogruaro la nota di dimissioni dalla carica di sindaco del Sindaco Favero Florio.
Ci spiace constatare che il Sindaco non abbia voluto ascoltare la richiesta formulata da molti consiglieri della sua maggioranza di poter condividere un percorso di gestione "insieme" delle necessità e delle problematiche della nostra Città.
Ci spiace constatare che, ancora una volta, abbia scelto in autonomia, senza coinvolgere, senza tener conto delle disponibilità e dei suggerimenti.
Tutti consiglieri comunali operano per il bene della comunità e di questo non si è voluto e non si è tenuto conto.
I cittadini hanno bisogno di essere sentiti, ricevuti, ascoltati e di sentirsi compresi nei bisogni.
Le porte del palazzo devono essere aperte sia ai cittadini e ancor più ai consiglieri comunali.
Ci spiace che il sig. Sindaco non abbia inteso affrontare il confronto, perché solo dal confronto di idee
escono le soluzioni migliori. Ci spiace "abbia gettato la spugna".
Ci spiace che il sig. Sindaco abbia scelto di ragionare sulle problematiche della nostra Città solo con poche persone e non con i consiglieri comunali della sua maggioranza e abbia dimostrato l'incapacità di gestire l'ascolto proteso al dialogo, come noi abbiamo sempre chiesto.
Ci spiace che abbia trascurato segnali importanti arrivati nel corso del mandato da altri gruppi consiliari di maggioranza palesatisi con votazioni contrarie in consiglio comunale e abbia trascurato aperti messaggi anche di componenti consiliari di Lega.
Per tutti i nostri concittadini, per i loro bisogni, per il nostro ambiente, per i nostri giovani, per i nostri anziani, per le persone in difficoltà, per la nostra economia, per i nostri imprenditori, per i nostri lavoratori, per coloro che da paesi esteri cercano a Portogruaro un sostegno e offrono lavoro e collaborazione, per la nostra storia, per la nostra cultura, per la nostra Portogruaro, per i nostri ideali di solidarietà, democrazia, rispetto e tolleranza, noi c'eravamo, ci siamo e si saremo.
Maria Teresa Senatore, Bertilla Bravo, Angelo Morsanuto, Renato Stival