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Cultura & Spettacolo
Le tradizionali attività ludiche del Veneto
01-12-2022

L'Italia è un paese nel quale il settore del gioco è in uno stato di evoluzione molto importante rispetto a molti altri paesi europei e del resto del mondo. Nel patrimonio immateriale difeso e tutelato dalla Convenzione di Parigi, sottoscritta nel 2003 ed entrata ufficialmente in vigore nel 2006, rientrano anche i giochi di carte e gli sport tradizionali. In questo senso, il Veneto è una regione caratterizzata da diverse discipline tradizionali, che ad oggi però, così come tante altre tradizioni della Regione, vengono chiamate poco in causa dalle nuove generazioni. A tal proposito, la regione veneta ha istituito una norma che, proprio per quanto concerne l'attività ludica, motoria e sportiva, ha come obiettivo quello di promuovere e sponsorizzare gli sport e i giochi propri della tradizione e della cultura del Veneto. Per realizzare tutto questo, la Regione ha effettuato degli studi in accordo con alcuni enti sportivi interessati, arrivando a creare e a stilare un elenco di attività praticate in Veneto.

Giochi di carte e simili

I giochi di carte, come ad esempio Scopa, Briscola e Sette e Mezzo, costituiscono ancora oggi una fetta molto importante dell'intrattenimento in Veneto, nonché in tutta Italia. Naturalmente la passione per le carte è legata anche ad altri giochi tipici delle sale da gioco, i giochi che una volta si svolgevano in casinò e altri luoghi fisici e che oggi si sviluppano quasi totalmente online. Diverse guide sulle piattaforme di gioco digitale, ad esempio una scheda e recensione di pokerstars casino, pongono al centro della propria offerta oltre a poker, blackjack, baccarat e simili anche roulette e slot. Rimanendo sulle carte, specialmente su quelle tipicamente regionali, le carte venete vengono utilizzate non solo in Veneto, ma anche in Friuli Venezia-Giulia. I loro semi sono latini e, così come le trentine e le triestine, sono caratterizzate in particolar modo dal seme italiano. Le origini di queste carte, che hanno un disegno molto accurato e ricercato, risalgono al periodo che sta tra il 13esimo ed il 14esimo secolo. Ovviamente nel corso del tempo il disegno è cambiato e quello che conosciamo noi oggi si è consolidato verso i primi anni del 19esimo secolo. Ad oggi, i nuovi mazzi di carte trevisane possono essere caratterizzati dalla presenza di 40 o anche 52 carte. In alcuni casi, inoltre, possono comprendere anche una doppia matta. La loro forma è più allungata rispetto a quelle trentine, tanto che sono considerate le carte più lunghe tra tutte quelle regionali italiane. I quattro semi raffigurati sulle carte sono i seguenti: denari, coppe, bastoni e spade. I giochi che vengono fatti solitamente con questa tipologia di mazzo sono quelli tipici italiani (scopa, sette e mezzo, briscola ecc…), oltre a quelli caratteristici della regione Veneto. C'è anche chi ha provato ad utilizzare queste carte per una partita a poker o blackjack, ma sostituire le carte francesi, in questo caso, è pressoché impossibile.

Sport marinari e acquatici

La prima categoria di attività sportive è quella degli sport marinari e acquatici, che comprende attività come "Voga alla Veneta", "Bisse" e "Vela al Terzo". La Voga alla Veneta ha delle origini particolarmente antiche e nasce come una sorta di conseguenza del territorio veneto. Infatti, era strettamente necessario vogare in piedi per trovare i punti dove ci fosse fondale sufficiente. Ad oggi sembra che questo tipo di sport non sia stato diffuso al di fuori della Regione, se non da qualche grandissimo appassionato. Le Bisse, invece, sono delle imbarcazioni a remi a fondo piatto e presentano, più o meno, la stessa struttura di un tempo. Per remare con equilibrio, in totale sincronia e per avere a che fare con meno resistenza sull'acqua, lo scafo a fondo piatto ospita quattro vogatori che remano in piedi. Le origini di questa attività risalgono al periodo che va dal 1406 al 1796, durante il quale, tra le tante manifestazioni che ebbero luogo sulle acque del lago di Garda, riscosse un ottimo successo La Regata delle Bisse, che, secondo le varie testimonianze, vide andare in scena la sua prima edizione nel 1548. La Vela al Terzo, invece, è tipica dell'Adriatico. Dopo il 1700, periodo nel quale era ampiamente diffusa la vela latina con una forma triangolare, si arrivò alla forma trapezoidale della vela al terzo. Con l'arrivo del motore, questa disciplina è stata tenuta in vita da alcuni abitanti della regione grazie al recupero di scafi antichi.

Birillistica

Nella birillistica, invece, le attività più diffuse e note sono "Borella", "Burea", "Sòni" e "Spàciare". Secondo diverse testimonianze, Borella, prima di sparire nel nulla, è stato ampiamente diffuso intorno alla fine del 1500, in particolar modo nelle province di Venezia e Padova. Burea, invece, prima di essere recuperato dal Gruppo Alpini Ponte della Priula del Comune di Susegana, era in voga soprattutto fino ad una decina di anni fa. Lo scopo del gioco è quello di far cadere i birilli di forma cilindrica e alti circa 25 cm attraverso il lancio di un disco di ferro. Le origini di Sòni, invece, sono tutt'oggi ancora misteriose. Tuttavia, per giocare ed abbattere i birilli servono una buona tecnica ed una buona mira. Infine, Spàciare richiede la partecipazione di un giocatore che, da circa 13 metri di distanza, ha come scopo quello di abbattere i birilli senza far toccare prima terra alla piastra.

Giochi sferici

Nella categoria dei giochi sferici rientrano "Tò Vegna" e "Balìna". Prima dell'arrivo del gioco del calcio, nella nostra penisola i più diffusi tra tutti erano proprio i giochi sferici. Dopo diverse opinioni riguardanti le origini del Tò Vegna, uno studio ha stabilito che questo tipo di attività è stato introdotto intorno al 1600. Il suddetto gioco veniva praticato soprattutto la domenica, da dopo la messa fino al tramonto. Balìna, invece, dopo esser arrivato per la prima volta intorno al 1848, è tornato in voga nel 1973, in contemporanea con la crisi energetica di quell'anno. Questo tipo di gioco è conosciuto da una cerchia ristretta di persone con un'età compresa tra i 50 e gli 80 anni.

Altre discipline

Tra le altre discipline più diffuse in Veneto, che si differenziano da tutte quelle precedentemente citate, ci sono ad esempio il Tiro alla Fune, il Tiro con la Balestra e le Freccette. Le origini del Tiro alla Fune hanno a che vedere con delle vere e proprie cerimonie rituali, che ai tempi avevano luogo in paesi come la Birmania, la Nuova Zelanda, il Congo e le Americhe. Nelle edizioni più antiche dei giochi olimpici, il Tiro alla Fune veniva disputato sia come attività singola sia come preparazione ad altre discipline. Il Tiro con la Balestra è stato introdotto nel veneziano intorno al 13esimo secolo. Le balestre venivano usate nelle imbarcazioni per difesa. Stabilire le origini delle Freccette, invece, è piuttosto complicato, anche se vengono attribuite al Medioevo e alla terra anglosassone. Ad oggi, si tratta di uno sport internazionale a tutti gli effetti. Agli ultimi Mondiali tenutisi in aprile ha partecipato anche un italiano. Le gare della disciplina sono sempre più diffuse anche nei canali web e televisivi.

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