Circa 600 studenti delle scuole primarie portogruaresi e 6 classi del Liceo XXV Aprile di Portogruaro saranno coinvolti nel progetto “Ettore il Riccio viaggiatore: un’avventura a Venezia”, dedicato alla conoscenza delle più importanti città d’arte d’Italia. Questa iniziativa, presentata mercoledì mattina, prevede la pubblicazione e la divulgazione nelle scuole di un libro, che dà il nome al progetto, e anche attività didattiche laboratoriali che si svolgeranno presso la sede del Centro Commerciale Adriatico2 di Portogruaro, promotore del progetto.
Dal 23 al 28 ottobre, scenografie e illustrazioni occuperanno parte della galleria del centro commerciale facendo sorgere una piccola “Venezia” in cui gli studenti delle scuole primarie del territorio, divisi in gruppi e accompagnati dagli studenti del Liceo XXV Aprile di Portogruaro, impareranno la storia dei palazzi, delle architetture e dei luoghi più importanti della città lagunare. In questo modo i ragazzi del Liceo potranno svolgere le ore di alternanza scuola-lavoro in modo pratico e utile, insegnando la storia dell’arte ai più piccoli.
“Ringraziamo le autrici del libro (Camilla M. Anselmi e l’illustratrice Valentina Fontana, ndr) - ha ricordato Nicolò Giacomelli, della direzione del Centro Commerciale Adriatico2 - per aver capito che questo progetto così messo in forma poteva fornire la chiave di lettura giusta per raccontare il patrimonio culturale e paesaggistico italiano, per essere uno strumento didattico utile e piacevole”.
“Come Comune di Portogruaro abbiamo patrocinato l’iniziativa del Centro Commerciale Adriatico 2 insieme alla Città Metropolitana di Venezia e alla Regione Veneto, proprio perché rispondente ad un valore che abbiamo sempre messo in primo piano: investire nella cultura e nell’educazione, specie quando questi settori sono interconnessi - ha dichiarato il consigliere Raffaele Foglia -. È molto lungimirante per un privato investire così tanto nel territorio e in un lavoro che permette agli studenti di mettersi alla prova in contesti differenti da quelli d’aula”.