Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, l’Amministrazione di Concordia Sagittaria ha approvato il PAESC (Piano Azione Energia Sostenibile e Clima), proseguendo nella “missione” ambientale iniziata nel 2011. In quell’anno, infatti, il Comune aveva iniziato il proprio concreto contributo al contrasto ai cambiamenti climatici con l’adesione al Patto dei Sindaci e in accordo con gli indirizzi strategici allora fissati dall’Unione Europea per il 2020: la riduzione del 20% delle emissioni di gas serra, dei consumi energetici e del contestuale aumento del 20% dei consumi da fonti rinnovabili. Nel 2014 il Comune ha approvato il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), mentre nel 2019 ha raggiunto l’obiettivo fissato per il 2020 con un anno di anticipo.
I nuovi obiettivi per il 2030 sono la riduzione di almeno il 40% le emissioni di gas serra sul proprio territorio comunale, migliorando l’efficienza energetica e impiegando fonti di energia rinnovabili, accrescere la resilienza, adattando i propri territori agli effetti del cambiamento climatico. Sulla base degli inventari delle emissioni e degli indirizzi politici che l'Amministrazione comunale ha indicato nel PAESC di Concordia Sagittaria è stato definito un primo insieme di azioni concrete in ottica 2030, alcuni realizzati ed altri in fase di realizzazione: l’intervento di riqualificazione energetica degli edifici comunali; interventi di riqualificazione energetica degli Edifici Pubblici attraverso il partenariato pubblico/privato; installazione di un nuovo impianto fotovoltaico sulla sede degli Uffici Comunali; interventi di riqualificazione energetica degli impianti di Illuminazione Pubblica attraverso il partenariato pubblico/privato; incentivazione alla riqualificazione di edifici privati Incentivazione all’installazione di pompe di calore in edifici privati; incentivazione all’installazione di pannelli fotovoltaici in edifici privati; misure per la diffusione degli autoveicoli elettrici privati; rinnovo del parco auto circolante con nuovi veicoli a combustione interna fabbricati secondo le normative previste al 2030.
“Il nostro Comune - spiega Simone Ferron, assessore alle Politiche Ambientali, Sicurezza e Protezione Civile - per compiere quest'ultime ed altre azioni si serve di documenti di programmazione che in questi anni sono stati redatti ed aggiornati quali il PAT, il Piano di Assetto del Territorio, il PI, il Piano degli Interventi con una recente riduzione delle aree potenzialmente edificabili di circa 40 ettari, il Piano della Protezione Civile, il Piano delle Acque, con gli ambiti di approfondimento delle aree problematiche, il Piano per la riduzione dell’inquinamento luminoso, e il Contratto di Area Umida del Sistema della Laguna di Caorle”.
"È senza dubbio un documento innovativo che presenta all’interno dapprima i dati sul monitoraggio, facendo di fatto una fotografia dei consumi che produce il nostro territorio, per poi elencare quelle che sono le azioni che l’amministrazione e la nostra comunità stanno mettendo in campo per contrastare i cambiamenti climatici attraverso la sostenibilità energetica ed ambientale - commenta Alberto Canciani, consigliere delegato per rapporti con enti sovracomunali ed energia sostenibile -. È un percorso lungo, tanta strada è stata fatta ma altrettanta ce ne aspetta, l'obiettivo per il 2030 deve essere la stella polare per tutta la comunità concordiese e non.
Confidiamo che il Green New Deal annunciato dall'Unione Europea si traduca in fondi concreti, a cominciare dal Recovery Fund, non possiamo farci trovare impreparati, ma avanzare proposte facendo squadra insieme al territorio perché solo ragionando con il Noi riusciremo a raggiungere questo ambizioso ma obbligatorio obiettivo".
Alberto Querin
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