Alla possibilità per gli enti locali di rinegoziare i mutui attivi data dalla Cassa di Depositi e Prestiti per far fronte alle difficoltà economiche e di liquidità del periodo, il Comune di Concordia Sagittaria, dopo un confronto in Consiglio comunale anche con la minoranza, ha deciso di non variare i termini dei contratti.
“Il nostro Comune - spiega l’Amministrazione concordiese - aveva la possibilità di rinegoziare 18 mutui, liberando per l’anno in corso liquidità per 207.733,35 euro spostando tutte le scadenze di tutti i mutui al 2043. Questa opzione, considerando i tassi di interesse proposti, avrebbe però generato un incremento di spesa totale al 2043 di 458.579,99 euro, di fatto indebitando maggiormente il nostro Comune sul lungo periodo, facendo pagare il conto alle generazioni future. Non avendo ancora un’idea chiara e quantificabile su quelle che realmente sono le risorse che verranno a mancare per l’anno corrente, abbiamo optato per una scelta politica diversa rispetto ad altre realtà locali. Riteniamo sia una scelta politica forte, coraggiosa ma ben ponderata affinché le generazioni future ed i concordiesi non debbano sobbarcarsi ancora di più le colpe di questa emergenza dapprima sanitaria e poi economica. Speriamo - concludono - che alle parole seguano i fatti: il Governo centrale dovrà affrontare concretamente le conseguenze economiche che l'epidemia comporta per i bilanci comunali, altrimenti risulterà difficile garantire i servizi essenziali”.
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