A seguito della proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Morsanuto di destinare la Sala Caminetto della Villa Comunale di Portogruaro ad uso uffici tecnici, un gruppo di insegnanti ha deciso di esprimere la propria contrarietà in merito, aggiungendosi alle precedenti polemiche sollevate dal centrosinistra.
“Abbiamo deciso di farci parte attiva nella cittadinanza e promuovere una petizione per scongiurare che la Sala Caminetto di Villa Comunale venga destinata ad uso uffici - scrivono nella lettera che, a breve, presenteranno al sindaco Maria Teresa Senatore -. Chiudere la Sala Caminetto significa chiudere l’unico spazio centrale della città, destinato da sempre alla partecipazione, al confronto culturale e politico della comunità: da lì sono passati politici, giornalisti, scrittori, artisti, uomini e donne di scuola anche autorevoli che hanno contribuito alla crescita morale e culturale dei cittadini. Negli ultimi anni la Sala Caminetto è stata anche la sede delle lezioni dell’Università della Terza Età, U.T.E., oggi trasferita improvvisamente nel Collegio Marconi in previsione del cambio d’uso della sala. Portogruaro è città d’arte e di storia che ha bisogno di vedere aumentare i luoghi pubblici di partecipazione democratica e gli spazi dedicati all’arte ed alla cultura, dove poter ospitare eventi di forte attrattività per i cittadini, al contrario di quanto previsto dalla Giunta Senatore con la chiusura della Sala”.
E concludono: “Con queste motivazioni, esprimiamo la nostra forte contrarietà al provvedimento dell’Amministrazione comunale e ci rivolgiamo ai cittadini perché sottoscrivano questa petizione con la quale chiederemo alla sig.ra sindaco Maria Teresa Senatore di ripensare il provvedimento, di mantenere aperta ad uso pubblico la Sala Caminetto, perché unico spazio disponibile all’interno della città per la vita culturale ed associativa della comunità, secondo quanto previsto dal regolamento comunale del 1993 e secondo gli accordi presi con il Gruppo Zignago con la Convenzione del 2014”.