Ha preso il via al porto peschereccio di Caorle il primo punto di raccolta di rifiuti marini in Veneto. La proposta, ispirata dalla tappa 2017 della Goletta Verde che aveva richiamato l’importanza di coinvolgere i pescatori nell’ambito del recupero dei rifiuti marini senza penalizzarli, trova applicazione grazie alla collaborazione con il Comune di Caorle, la Capitaneria di Porto e Asvo. “Ritengo doveroso esprimere la mia soddisfazione per il primo risultato che le Amministrazioni marittima e comunale hanno raggiunto nell'individuare un’area dedicata alla raccolta e alla gestione dei rifiuti provenienti dal mare e raccolti dal ceto peschereccio durante l'attività di pesca professionale - dichiara il T.V.(CP) Pil. Francesco PASSARO, Comandante di Caorle -. La soluzione individuata, che riveste carattere di temporaneità nelle more di una strutturale rimodulazione del piano di raccolta e gestione rifiuti dell'ambito portuale di Caorle, permetterà ai pescatori di adempiere al delicato compito di "sentinelle ambientali del mare" senza per questo dover sostenere alcun costo di gestione grazie al sostanziale contributo del Comune di Caorle che dimostra ancora una volta, con fatti concreti, la propria attenzione rivolta alla tutela dell'ambiente. Quanto realizzato va nella direzione di quanto rappresentato e proposto da Legambiente durante la sosta presso il Porto peschereccio di Caorle della "Goletta Verde" nell'ambito della campagna ambientale della scorsa estate. Ciò evidenzia ancora una volta l'elevato valore di impulso che risiede nell'operato di Legambiente e nel suo continuo interfacciarsi con le istituzioni e gli enti competenti in campo ambientale”. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente di Asvo, Luca Michelutto, e dall’assessore Comisso. “Crediamo fondamentale - conclude Maurizio Billotto vicepresidente Legambiente Veneto - che questo primo importante passaggio possa trovare sviluppo in ulteriori azioni per la riduzione e il recupero dei rifiuti, nonché del monitoraggio dello stato di salute delle nostre acque. A questo proposito abbiamo lanciato l’idea, subito accolta da Amministrazione comunale e Associazione Sub di Caorle, per istituire un centro di recupero Tartarughe”.